LONDRA (Regno Unito) - Non manca qualche voce fuori dal coro il giorno dopo la storica vittoria di Jannik Sinner al torneo di Wimbledon. A creare qualche malumore, tra gli addetti ai lavori, è ancora una volta la recente squalifica di tre mesi per doping involontario che ha dovuto scontare il nostro tennista. Oliver Holt, giornalista sportivo inglese del Daily Mail, ci è andato giù duro su X: "Sinner non avrebbe dovuto nemmeno giocare a Wimbledon, figurarsi vincerlo. Una giornata cupa per il tennis e per il torneo".
Sotto accusa anche Swiatek
Sulla stessa lunghezza d'onda di Holt è Oliver Brown, anche lui inglese, che sul Telegraph scrive: "Celebrare due campioni di Wimbledon banditi per doping è difficile da digerire", riferendosi alla vittoria di Sinner, ma anche a quella, nel torneo femminile, di Iga Swiatek, squalificata per un mese nel novembre scorso per essere risultata positiva alla trimetazidina. Brown, di Sinner, dice anche: "Questa è stata una vittoria di nervi, di resistenza e di avvocati molto efficaci".
La bomba di Kyrgios
Infine Nick Kyrgios, come già accaduto in passato, ha criticato Sinner, pubblicando su X un asterisco, che in alcuni casi indica, nell'albo d'oro di un torneo o di un campionato, la revoca per illecito del titolo precedentemente assegnato (come accaduto per Lance Armstrong e i suoi 7 Tour de France cancellati per doping). E se l'asterisco potrebbe lasciare spazio a dubbi, il repost di un utente che scrive "congratulazioni a clostebol e trimetazidina!" non lascia dubbi. Il clostebol è la sostanza per la quale Sinner è stato squalificato per tre mesi, mentre la trimetazidina è costata alla Swiatek un mese di stop.