Primo giorno del tabellone principale di Wimbledon e subito una favola. E' quella di Oliver Tarvet, tennista britannico nato nel 2003 che sta vivendo un sogno a occhi aperti. Un nome che non dice nulla neppure ai più appassionati e non potrebbe essere altrimenti considerando che occupa la posizione 733 nel ranking ATP. Inoltre fino a poco tempo fa non aveva mai giocato un torneo ATP, neanche le qualificazioni. Il suo esordio è avvenuto la scorsa settimana sui prati di Roehampton, quando è riuscito a superare con autorevolezza a superare le qualificazioni e qualificarsi per il main draw di Wimbledon. Sorteggiato contro un altro qualificato, Leandro Riedi, ha trionfato con il punteggio di 6-4 6-4 6-4 ed è approdato al secondo turno, dove con ogni probabilità affrontera il due volte campione in carica Carlos Alcaraz. Nonostante questo exploit, Tarvet - che studia all'University of San Diego - non potrà incassare l'intero montepremi per una regola particolare.
Tarvet costretto a rinunciare a tanti soldi: il motivo
Proprio lo status di tennista-studente costerà a Oliver una quantità di denaro non indifferente. Le regole del sistema sportivo universitario negli Usa prevedono infatti che i tennisti iscritti al college - e dunque non ancora professionisti - non possano incassare una cifra superiore a 10mila dollari (8.500 euro). E per Tarvet è un bel problema poiché con il secondo turno raggiunto sui prati londinesi si era garantito un assegno da ben 99mila sterline (116mila euro). L'unico modo per mettersi in tasca la cifra è quello di dire addio all'università e diventare ufficialmente professionista. Una scelta fatta ad esempio da Ben Shelton alla vigilia dello US Open 2022. Comunque vada, affrontare Carlos Alcaraz (salvo imprese di Fognini) sul Centrale di Wimbledon sarà un'esperienza che non ha prezzo per Tarvet.