"Sinner non si fa problemi a gestire i suoi affari come un malavitoso". Queste dichiarazioni sono di Jim Courier, ex tennista americano capace di raggiungere il numero uno del mondo, che ai microfoni di Tennis Channel ha detto la sua sul comportamento di Jannik. L'azzurro ha infatti interrotto con effetto immediato la sua collaborazione con il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulisses Badio nonostante all'orizzonte ci fosse un torneo importante come Wimbledon. Proprio in occasione dello Slam londinese, Courier ha detto: "Sinner sembra un gattino, ma in realtà è un assassino a sangue freddo". Ovviamente si tratta di parole forti e di un paragone alquanto azzardato, ma l'ex giocatore ha poi cercato di correggere il tiro, lasciando intendere di non avercela con l'azzurro: "In un certo senso il suo approccio mi piace".
Su Piatti: "Era come un padre, ma..."
"Non sappiamo cosa sia successo di preciso e magari non lo sapremo mai. Tuttavia il sospetto è che Jannik se la sia presa per qualcosa e abbia deciso di continuare senza di loro" ha proseguito Courier, per poi estendere il discorso anche alla scelta di separarsi dal suo storico allenatore, Riccardo Piatti. "Qualche anno fa, dopo la sconfitta contro Tsitsipas all'Australian Open 2022, l'ha licenziato nonostante per lui fosse come un padre. Ha intuito di essere indietro e di dover fare alcuni cambiamenti per diventare un giocatore più completo, quindi ha preso Simone Vagnozzi e poi gli ha affiancato Darren Cahill. E ora? E' il migliore al mondo" ha concluso.