Con la vittoria di Wimbledon, Jannik Sinner si è regalato, e ci ha regalato, un pomeriggio di emozione pura. Ma non solo. Perché il trionfo ai Championships (primo italiano a riuscirci) gli ha permesso di scavare un solco ancora più profondo in ottica ranking, nei confronti proprio dell’avversario di ieri, ovvero Carlos Alcaraz. Considerando che lo spagnolo era campione uscente, Sinner aveva tutto da guadagnare da questo Wimbledon, e in effetti meglio di così non poteva andare. Ora, i 12.030 punti nella classifica maschile significano oltre 3.400 punti di vantaggio sull’amico-rivale. Inoltre, il risultato di ieri pomeriggio apre e rende ancora più vivace la corsa anche per il numero uno di fine stagione.
Sinner alle Finals, manca poco
E, in effetti, vincendo a Wimbledon Sinner ha accesso un appassionante duello con Alcaraz nel live ranking, in vista delle Atp Finals che si terranno a fine stagione a Torino. In testa rimane lo spagnolo, che ha dalla sua anche un maggior numero di tornei giocati, dato il periodo di squalifica dell’azzurro. Proprio a Wimbledon, nel momento in cui ha raggiunto le semifinali, Alcaraz è stato il primo a certificare aritmeticamente il posto tra i migliori otto della stagione, e quindi la sua partecipazione alle Finals. Un traguardo che è molto vicino anche per Sinner, che punta ad arrivarci da numero uno anche nel live ranking. Infatti, se Alcaraz fosse riuscito a vincere Wimbledon per il terzo anno consecutivo, l’iberico avrebbe ora circa 2.900 punti di vantaggio su Sinner. Invece, con il risultato di ieri Jannik si è portato a soli 1.500 punti da Carlos. E ora si apre la stagione sul cemento.
Ora il cemento e tanti punti da difendere
La superficie è quella che Jannik preferisce e dove ha raccolto le maggiori soddisfazioni. Ma è chiaro che questo porta con sé anche un carico di pressioni differente, dato che in ballo ci sono molti punti da difendere. Dopo una piccola finestra di riposo, infatti, Sinner ripartirà a fine mese dal Masters 1000 in Canada, dove lo scorso anno arrivò fino ai quarti (nel 2024 si giocò a Montreal, quest’anno a Toronto), per poi proseguire con quello di Cincinnati (vinto nel 2024) per arrivare, infine, agli US Open, l’ultimo Slam stagionale, in cui è campione in carica. Un bottino totale di circa 3.200 punti da difendere dagli attacchi di Alcaraz, in questo continuo testa a testa che ci appassionerà ancora per tanti anni.