E’ uno dei volti più famosi di Sky Tg 24. Si occupa (e non solo) del meteo e da qualche mese è diventata la regina dei quiz show. Anzi, la regina del quiz show di Sky Sport, il primo interamente dedicato allo sport. “Penso che non ci siano altri esempi televisivi. E’ bellissimo far parte di un pezzo di storia della tv”. Sara Brusco risponde al telefono mentre è in fila al supermercato, in attesa di entrare a fare la spesa. Lei come migliaia e migliaia di italiani, internati a casa in attesa di vincere la guerra contro il Coronavirus. Stasera alle 21 su Sky Sport Uno andrà in scena l’atto finale di Sky Sport Quiz Reward, il primo esperimento di un telequiz sportivo in tutto e per tutto. Al fianco di Sara ci sarà Marco Cattaneo, “che ha realizzato il suo sogno. Era da 15 anni che voleva cimentarsi in un programma del genere”.
Eppure è stato alto il rischio di veder tramontare sul nascere l’idea…
Ricordo perfettamente la scena: eravamo in studio a registrare la prima puntata. Eravamo carichi a mille e Marco aveva lasciato il suo cellulare poggiato su un monitor dietro di noi. Durante una pausa è andato a raccoglierlo e… bam… ho sentito un botto pazzesco: aveva sbattuto con la testa su una struttura pesantissima. Da un momento all’altro l’ho visto accasciarsi con un bozzo in testa e sangue dappertutto. E’ stata una scena splatter. Ora, per scherzare, racconto a tutti che sono stata io a ridurlo in quello stato. Ma che paura sul momento!
Il maestro Renzo Arbore recitava: “Sì, la vita è tutto un quiz”. C’è da credergli, soprattutto ora. Te li vedevi anche prima di condurre questo show?
Sono sempre stata una grande appassionata. Adoro quelli di Amadeus ma anche Gerry Scotti. La particolarità del nostro show è di essere il primo nella storia della tv a carattere prettamente sportivo. Per questo è stato un privilegio farne parte.
Siamo arrivati alla finalissima, in programma stasera. Direi che dieci puntate sono sufficienti per poter fare un bilancio complessivo, no?
Soddisfazione prima di tutto. E poi una segnalazione che ci è arrivata da tantissimi spettatori. Non sai quanti ci chiedono di fare una striscia quotidiana perché aspettare una settimana tra una puntata e l’altra è estenuante. Spero che Sky possa soddisfare la loro richiesta.
Aneddoti splatter a parte, come ti sei trovata a lavorare con Marco Cattaneo?
Abbiamo avuto bisogno di un po’ di puntate per affiatarci e amalgamarci, ora va tutto a meraviglia. Del resto è stato un esordio per tutti e due alla conduzione di un quiz show. Marco ha portato la sua conoscenza sportiva, io il lato rosa dello sport. Giochiamo e ridiamo molto anche tra di noi, spero che questo aspetto si noti durante la visione delle puntate.
In finale troveremo l’esperto di Hamilton, quello di Nadal, il tuttologo dei portieri e l’appassionato dell’Italia ai Mondiali. So che non mi diresti neanche sotto tortura il tuo favorito, quindi ti chiedo: raccontameli un po’ nel dettaglio.
Leonardo ha dimostrato di possedere una concentrazione chirurgica e una preparazione micidiale. Jacopo invece è più caciarone anche se molto preparato. Ha smentito il luogo comune che i romani sono bravi solo a fare casino. Luca è giovanissimo ma molto disciplinato mentre il Divo racconta tutto con il soprannome: non manca di umiltà, diciamo.
Mettiti nei panni del concorrente: quale argomento avresti portato qualora fossi stata scelta per partecipare al programma?
(Ride, ndr) Sicuramente il calcio Balilla italiano. Ma solo dal ’90 ad oggi.
Oltre a rivedere tutte le puntate di Sky Sport Quiz Reward su Sky On demand, in quale altro programma possiamo ammirarti?
Continuo il mio lavoro sul meteo di SkyTg24 e poi partecipo ad un programma radiofonico su Radio Deejay ogni mercoledì mattina dalle 6 alle 7 con Andrea e Michele. Si chiama “Deejay 6 tu” e lì affronto temi legati all’ecologia.
Nelle tue foto sui social appari sempre in forma straordinaria: come ti tieni in forma?
Da ragazza sono stata agonista di nuoto sincronizzato. Quando ho smesso per motivi lavorativi mi sono buttata in palestra e adoro correre. Ora non si può più fare, purtroppo e quindi lo faccio in casa.
I runner in questo periodo di quarantena sono stati presi particolarmente di mira, accusati di scarso rispetto delle regole.
Ti dico la verità, io sono andata a correre fino all’ultimo giorno disponibile e in giro ho visto tanta gente in tuta a Parco Sempione. Mi sono spaventata e ho capito che una tale quantità di persone in giro era pericolosa e sbagliata.
Come passi le tue giornate in quarantena?
Come tutti gli italiani. Le passo dentro casa con mio figlio che ha due anni e quattro mesi. Certamente non è facile perché ognuno di noi ad un certo punto ha necessità di sfogarsi in qualche modo durante la giornata. Nonostante uno provi ad apprezzare tutti i momenti belli della condivisione, a volte è oggettivamente complicato farlo appieno.
In questo momento di difficoltà lo sport non potrebbe essere una buona medicina? Magari farlo ripartire il prima possibile potrà aiutare ad alleggerire i pensieri delle persone, a regalare un momento di svago e di entusiasmo. Non sei d’accordo?
Come non esserlo. Il calcio comanda l’Italia e spostare le date di ritorno in campo sempre più in avanti crea un danno psicologico alle persone. Ovviamente dovremo ripartire solo quando avremo la certezza che l’emergenza sanitaria sarà quantomeno sotto controllo. Ma lo dovremo fare dal giorno dopo.
Ma Sara Brusco è anche tifosa di qualche squadra o tifa solo per il bel calcio?
Ho una mamma grande tifosa della Juve e un papà pazzo per il Torino. Io ho lavorato per molto tempo a Juventus Channel ma non mi voglio sbilanciare per non fare un torto ai miei genitori. Spero solo di tornare a vedere grandi partite in campionato e in Champions.