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La Pomì Casalmaggiore festeggia con Djokovic

Ieri mattina l'assessore regionale allo Sport e Politiche per giovani Antonio Rossi e il Presidente della Regione Roberto Maroni si sono complimentati con le pallavoliste per la recente vittoria dello scudetto. Le ragazze di Mazzanti hanno poi incontrato il numero uno del tennis mondiale e hanno posato con lui per alcune foto.

MILANO - In occasione della giornata dedicata alla sport organizzata dalla Regione Lombardia, l'assessore regionale allo Sport e Politiche per giovani Antonio Rossi e il Presidente della Regione Roberto Maroni hanno incontrato le pallavoliste della Pomì Casalmaggiore per complimentarsi della recente vittoria dello scudetto. Il tutto a margine dell'esibizione di Novak Djokovic, il numero uno del tennis mondiale che ieri mattina ha palleggiato con alcuni bambini sotto lo sguardo delle neo campionesse d’Italia. "E' stata una stagione esaltante che si è conclusa nel miglior modo possibile - ha commenta Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro proprietario del marchio Pomì - e un ringraziamento va sia a queste ragazze che con grande grinta e perseveranza hanno lottato fino alla fine per raggiungere l’obiettivo, sia al pubblico che gara dopo gara, ha trascinato questa squadra con straordinario entusiasmo e partecipazione. Pomì oggi è sinonimo non solo di sport, ma anche di grande passione, lavoro di squadra e competenza”. Il successo sul campo dell’Igor Gorgonzola Novara, in gara cinque della finale play-off scudetto, è valso alla formazione di Davide Mazzanti la conquista del tricolore. Un risultato storico per la squadra casalasca, ottenuto al termine di una sfida... infinita con la corazzata piemontese dominatrice della regular season. Il trionfo nel match decisivo è arrivato dopo aver vinto il primo set e aver subito il ritorno delle padrone di casa che però si sono dovute arrendere in 4 set. Al suo secondo anno nel massimo campionato nazionale, la Pomì è così salita sul tetto d’Italia per la gioia di un’intera provincia che dall’approdo a Cremona della squadra dopo il crollo del Pala Farina di Viadana si è appassionata alle sue vicende e si è identificata con il suo spirito di sacrificio e la sua voglia di non darsi mai per vinta.

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