ROMA - La nazionale di pallavolo dell’IRAN ha vinto per due volte nelle giornate di venerdí 19 e domenica 21 giugno contro la nazionale USA campione del mondo. In uno stadio al completo di circa 12 mila spettatori le due squadre hanno dato luogo a un match spettacolare difficile da dimenticare per il popolo iraniano. Lo stadio Azadi di Tehran in questi giorni é sotto i riflettori dei media occidentali per l’ennesimo divieto imposto dalle autoritá alle donne iraniane di assistere alle partite di pallavolo. Grazie all’ereditá lasciata dall’allenatore argentino Julio Velasco e oggi sotto le direttive del serbo Slobodan Kovac i successi della pallavolo stanno dando grandi soddisfazioni sia al paese che alla sua popolazione. Oggi la squadra di pallavolo é orgoglio della Nazione Iraniana. La partita di Domenica 21 giugno verrá ricordata oltre che per il meritato successo anche per un avvenimento. Durante la diretta sulla tv di stato TV 3 il commentatore ha dichiarato che i pallavolisti della nazionale americana, prima della partita hanno dimostrato lodevole saggezza: per rispetto dei giocatori e degli spettatori iraniani a digiuno per via del Ramadan si sono astenuti dal bere e dal mangiare fino all'ora della conclusione del digiuno. Il Ramadan é il mese sacro del digiuno dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare. «Un digiuno delle coscienze - afferma l’esperta di Iran Tiziana Ciavardini - che porta l’individuo a prendere consapevolezza dei proprio errori avvenuti durante l’anno. L’esempio di sportivitá e di rispetto nei confronti della feda islamica mostrata dalla squadra Usa a Tehran dovrebbe far riflettere sull’importanza dello sport nel dialogo tra fedi e culture».