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Volley, che rivoluzione: dalle regole alle donne coach, tutte le novità

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Volley, che rivoluzione: dalle regole alle donne coach, tutte le novità FIORENZO GALBIATI
La FIVB ha deliberato alcune importanti norme di gioco e un cambiamento culturale epocale: leggi i dettagli

Le rivoluzioni silenziose sono quelle che producono cambiamenti più profondi, perchè arrivano un po’ in sordina e senza essere annunciate da squilli di fanfare e presentazioni oceaniche. Così, a 27 anni dall’introduzione del rally point system con tanto di abolizione del cambio palla e della quasi contestuale apertura al libero - senza contare il video-check datato 2012 - la pallavolo comincia a rivedere qualcosa dei suoi dogmi. L’intento è quello di riprendere un marcia importante per rendere questa specialità sempre più comprensibile alla massa e meno elitaria, partendo da un presupposto sociale secondo noi ril cuore pulsante dei cambiamenti annunciati qualche giorno fa in un comunicato stampa dalla FIVB, la Federazione Internazionale della pallavolo

La rivoluzione culturale

Un cuore che va oltre i cambiamenti tecnici sostanziali previsti e quasi certamente accolti con qualche perplessità dai tanti “puristi” della specialità. Perché di fatto inizia a stabilire una rivoluzione culturale prima che tecnica. Della cui necessità ha spesso parlato anche lo stesso sottolineato più volte lo stesso Julio Velasco quando ha sottolineato l’assenza di allenatrici di livello nel nostro come in altri campionati e/o Nazionali. Così, dopo un lungo lavoro nelle Commissioni di competenza, la FIVB ha approvato la proposta tesa a promuovere le allenatrici: tutte le squadre nazionali femminili, infatti, a partire dalla VNL 2026 e ai Campionati Mondiali per Gruppi di età dovranno avere nel loro staff un’allenatrice donna. Dieci righe di comunicato destinate però a stravolgere nel medio lungo termine la composizione degli staff delle varie Nazionali. E, immaginiamo, per effetto domino, anche quelli dei club che “riforniscono” le selezioni. In questo senso, non ci meraviglierebbe se, a breve, la Federpallavolo d’accordo con la Lega di competenza, come altre federazione straniere contribuissero a questa linea direttrice internazionale per alimentare una crescita che non dovrà essere solo quantitativa ma anche qualitativa, al netto del tempo necessario per rispettare un parametro di questi tipo.  

La rivoluzione tecnica

Passando a tematiche più squisitamente tecniche, gli interventi sostanziali in cui è intervenuta la FIVB è circoscritta a tre aree in particolare. Intanto la “doppia” o doppio tocco in palleggio, un fallo praticamente depotenziato se non di fatto annullato sia per l’indoor che per il beach che verrà sperimentato già nella VNL di quest’anno. La doppia infatti sarà consentita durante “l’azione di alzata a condizione che la palla rimanga sullo stesso lato del campo e saranno sanzionati solo i falli per due tocchi netti e consecutivi...”. La seconda area riguarda il cosiddetto fallo di rotazione della squadra che riceve, uno dei pilastri tecnici della pallavolo. Anche i questo caso il test verrà effettuato già dalla VNL 2025. Nello specifico, il fischio dell’arbitro definisce la rotazione di partenza, ma gli atleti potranno muoversi e quindi cambiare posizione già al momento del lancio del servizio. L’ultima area di intervento riguarda la durata di gioco, uno dei temi che resterà a lungo al centro del dibattito in FIVB perchè le partite da tempo sono divenute sempre più lunghe vista l’evoluzione delle difese. Dopo essersi portata avanti riducendo a 15” i secondi tra una battuta e l’altra, la Fivb con le nuove norme impedisce di “contestare” e quindi fermare il gioco a metà scambio: si potrà fare solo alla fine e in merito a qualsiasi tipo di azione, servizio compreso. Che la rivoluzione abbia inizio! 

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