ROMA - La regina d’inverno che non t’aspetti. E’ vero che Trento è stata gratificata del titolo di città italiana dove si vive meglio, ma perfino i tifosi più accesi, esauritosi il ciclo d’oro dei campioni di tutto (scudetti, Champions League, Mondiali di club) non ipotizzavano in questa stagione di poter concludere il girone d’andata al primo posto. Lo scettro di ghiaccio è simbolico e a rischio scioglimento primaverile, ma resta un monito per le grandi o presunte tali. Pur senza i campioni di una volta, la squadra di Stoytchev ha un’organizzazione tale che guai a non considerarla.  Modena sfiora il colpo a Macerata ma si arrende al muro della Lube (Kurek, finalmente, e Podrascanin decisivi) e alle magìe del tecnico Giuliani (manca Fei, Sabbi a corrente alternata, opposto diventa Kovar).  L’orgoglio della Lube vale prima il tie-break e poi la vittoria, che riporta il sorriso nell’ambiente marchigiano e la serenità necessaria per puntare ad una Coppa Italia che probabilmente vedrà di nuovo Treia e Modena a sfidarsi per un posto in finale (sempre che tutte superino i quarti, evitando il carbone che porterà la Befana il 6 gennaio).
    E’ piaciuto molto il clima alimentato dai due allenatori, Alberto Giuliani e Angelo Lorenzetti: di San Severino Marche il primo, di Fano il secondo. Colleghi che si stimano, amici. Entrambi in prima linea nella AIAPAV (l'Associazione Itliana degli Allenatori di Pallavolo), hanno dimostrato come ci si può giocare molto in campo senza perdere lo stile e la capacità di sorridere. Anche a partita finita.