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Volley: Federico Di Toma nuovo allenatore del Volleyrò

Volleyr Casal de Pazzi

L'allenatore lombardo, che ha notevole esperienza in ambito giovanile, entra a far parte dello staff della società romana

ROMA- « Sono molto felice ed emozionato. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura »

Le prime parole di Federico Di Toma, nuovo allenatore del Volleyrò Casal de’ Pazzi, sono semplici, sentite, ed esprimono la gioia genuina di chi, dopo tanti anni passati a lavorare con i giovani, è entrato far parte dello staff tecnico della società più vincente degli ultimi anni.

Quali sono le tue prime sensazioni da nuovo tecnico del Volleyrò Casal de’ Pazzi?

« In questo momento provo una grandissima contentezza. Ringrazio il Volleyrò Casal de’ Pazzi per avermi offerto questa meravigliosa opportunità e sono particolarmente grato ad Armando Monini e Laura Bruschini per avermi aspettato. Già lo scorso anno eravamo d’accordo, ma non me la sono sentita di abbandonare subito Modena perché mio figlio era troppo piccolo e non volevo lasciare sola la mia compagna. Quest’anno, finalmente, siamo giunti alla svolta ».

Che cosa significa per un allenatore entrare a far parte dello staff tecnico di una società come il Volleyrò Casal de’ Pazzi?

« Di tutto quello che rappresenta il Volleyrò Casal de’ Pazzi nella pallavolo giovanile italiana c’è poco da dire e da aggiungere. La serietà del progetto e i risultati degli ultimi anni parlano da soli. Non c’è stato neanche bisogno di pensarci su, perché ero convinto di tutto. Dal punto di vista professionale è il massimo che si possa desiderare e spero di poter dare il mio contributo alla causa ».

Hai spesso affrontato il Volleyrò Casal de’ Pazzi sulla panchina avversaria, come veniva percepito dall’esterno il progetto Volleyrò?

« Per tanti anni ho vissuto il Volleyrò da avversario e devo ammettere che mi ha inflitto molti dispiaceri. Ho sempre visto questa società come un modello di programmazione e lungimiranza. Al di là del parco giocatrici che ha sempre avuto a disposizione, ciò che traspare all’esterno, e che poi credo faccia la differenza rispetto a tutte le altre squadre, è la grandissima organizzazione in tutti i dettagli e la forza della società e del progetto. Si vede che le cose vengono fatte con progettualità e che non sono frutto del caso. I risultati degli ultimi anni lo stanno a dimostrare ».

Qual è la tua formazione pallavolistica?

« Sono di Rho, in provincia di Milano, e la mia formazione è ovviamente molto “lombarda”. Ho iniziato ad allenare per puro caso e per una serie di circostanze fortuite, ma si vede che era destino. Mi reputo fortunato perché in seguito sono riuscito a fare della mia passione una vera e propria professione. Sono rimasto ad allenare per nove anni alla Settimo Volley. Questa esperienza mi ha aperto le porte della Pro Patria, dove sono rimasto per quattro anni raccogliendo i successi più importanti, tra cui due titoli nazionali. Da lì mi sono trasferito a Sassuolo, nel progetto di Serie A in collaborazione con l’Anderlini. Poi sono passato a Forlì, come primo allenatore in A2, e ho fatto anche un’interessante esperienza in Svizzera, prima di rientrare in Italia, di nuovo alla Pro Patria e poi all’Anderlini ».

Quali saranno i tuoi compiti all’interno dello staff tecnico del Volleyrò Casal de’ Pazzi?

« Seguirò principalmente la formazione Under 16, che parteciperà anche al campionato di Serie B2. So però che al Volleyrò si lavora in equipe e che, quindi, tutti gli allenatori saranno impegnati con tutte le squadre dei gruppi giovanili. Mi metto assolutamente a disposizione

?della società e ?di Luca Cristofani, perché questo è un modus operandi che mi piace e che condivido in pieno ».

Che contributo pensi di poter portare al Volleyrò Casal de’ Pazzi?

« Cercherò di portare tutto ciò che ho imparato nei miei ventisette anni di pallavolo. Voglio inserirmi con tanta umiltà e in punta di piedi, perché so di entrare a far parte della migliore società a livello giovanile d’Italia e che ha già una struttura perfettamente organizzata da tutti i punti di vista. Metterò a disposizione tutta la mia esperienza, ma sono certo che avrò molto da imparare e da ricevere. Sono molto contento, anche perché so che al Volleyrò accrescerò le mie competenze ».

 

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