La Redazione mercoledì 30 marzo 2016, 17:07
Un viaggio nel tempo dalle Olimpiadi di Berlino ’36 a Roma ’60, fino al sogno di Roma 2024. Fiona May(Responsabile delle relazioni con gli atleti del Comitato Roma 2024), Federico Buffa (giornalista e telecronista) e Stephan James(attore protagonista del film “Race” sulla storia di Jesse Owens, nelle sale da domani), si sono ritrovati per una chiacchierata inspirata dall’incredibile vicenda di Owens: atleta nero 4 volte medaglia d’oro (100 metri, 200 metri, salto in lungo e staffetta 4 x 100) alle Olimpiadi tedesche del ‘36 volute da Hitler e Goebbels per sostenere la presunta superiorità della razza ariana. Lo straordinario successo di Owens mise in difficoltà non solo i vertici del Terzo Reich, che già aveva cominciato a mostrare il suo lato più oscuro, ma anche gli stessi Stati Uniti ancora alle prese con tensioni razziali molto forti. “Per me a quei tempi forse sarebbe stato anche peggio che per Jesse Owens - spiega Fiona May-. Hitler non era proprio un sostenitore delle donne avrei sicuramente avuto paura. Per loro sarei stata una creatura strana, diversa”.
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