Che vittoria per Casella a Bellator Roma

Il fighter del team Sap Fighting Style ha battuto ai punti il rumeno Alex Negrea. Nella stessa serata successo anche per Giorgio Petrosyan (ai punti) contro l'azerbaigiano Allazov.
Che vittoria per Casella a Bellator Roma
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Sabato Gabriele Casella ha piegato ai punti l’aggressivo avversario rumeno Alex Negrea che lo aveva più volte minacciato sui social con frasi provocatorie. L'incontro è andato in scena al Centrale del Tennis del Foro Italico, nell’ambito di Bellator Roma, importante manifestazione alla quale il fighter romano è stato invitato a combattere insieme a tante star mondiali della kickboxing. L'atleta del team Sap Fighting Style, proclamato vincitore per decisione unanime dei giudici, ha impressionato tutti per tattica, tecnica e potenza, e si è aggiudicato un match importantissimo, uno dei più attesi della serata, assieme a quello di Giorgio Petrosyan che pure ha battuto ai punti l’azerbaigiano Allazov. La cornice dell’incontro che ha portato Casella ad conquistare il prestigioso International Challenge Bellator negli 83 kg, è stata quella della nuova edizione della promotion che ha visto le star mondiali della kickboxing incrociare i guanti per la prima volta a Roma di fronte ad un pubblico di migliaia di persone accorso per l’evento mondiale. Quando Casella il Magnificent è entrato sul ring si è alzata l’ovazione del pubblico romano. Il combattimento si è svolto in tre round. Nel primo si è dispiegata la grande autorità tecnica e fisica di Casella che non ha risparmiato colpi e con un calcio circolare al viso ha messo in seria difficoltà Negrea. Nel secondo, su consiglio dell’angolo, Casella ha diminuito tatticamente l’intensità dei colpi per poi riprendere nel terzo la combinazione di calci frontali, low-kick, colpi di ginocchio e calci girati al fegato che hanno sempre reso spettacolari i suoi combattimenti.

COMMENTI - “Gabriele Casella - ricorda Paolo Liberati, l’allenatore del giovane fighter - in pochi anni ha ottenuto tutti i titoli che voleva, oltretutto in diverse classi di peso ed in differenti discipline degli sport da combattimento, anche nella Muay Thai, dove mai nessun thailandese è riuscito a sconfiggerlo, nemmeno a Bangkok. E’ uno dei più rappresentativi atleti del nostro paese, un volto dell’Italia che vince nel mondo. Credo che abbia molto da insegnare alle nuove generazioni che praticano queste discipline". E’ pieno di progetti Casella che al termine del match ha espresso la sua vicinanza all’amico Mattia Faraoni per l’incidente fisico che non gli ha consentito un combattimento alla pari. “Io - ricorda l’atleta - non partecipo a risse verbali o fisiche. Bisogna farla finita con questa pessima immagine che il nostro sport dà di sé. Io parlo solo sul ring, usando i codici e simbolici fisici del nostro sport. Per me un incontro è come una partita a scacchi. Non faccio le risse per far contento qualche impresario. Sono per la non-violenza. Per il resto voglio anticipare che a breve, con altri fighters, faremo partire un progetto di formazione per attori che vogliono iniziare a praticare le discipline da combattimento quale strumento per uscire dalla routine della ripetizione e della “rappresentazione”. Un grande attore sarà veramente grande quando riuscirà a fare sul palcoscenico del teatro e sul set almeno quello che sa fare il più piccolo fighter sul ring. Il sogno di ogni attore è quello di passare dalla rappresentazione all’ evento, quel che appunto noi fighter facciamo tutte le volte che combattiamo. E poi voglio riposarmi. Andrò a breve a trovare i miei amici dell’America latina che hanno fondato il movimento degli eco-villaggi”.


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