Coppa del Mondo MTB, Francia: Schurter e Kerschbaumer fanno “poker”<br />

A La Bresse, lo svizzero conquista il quarto successo stagionale, festeggiando al meglio la vittoria della sesta Coppa in carriera. L’azzurro, invece, sale per la quarta volta consecutiva sul podio dopo le gare in Italia, Andorra e Canada
Coppa del Mondo MTB, Francia: Schurter e Kerschbaumer fanno “poker”
Federico Porrozzi
4 min

Dopo la sfortunata prestazione del Canada (settimo all’arrivo a causa di una foratura), Nino Schurter ci teneva a festeggiare nel migliore dei modi la vittoria della sesta Coppa del Mondo MTB in carriera. Eguagliato la leggenda Julien Absalon, lo svizzero del Team Scott-Sram è scattato al via dell’ultimo round stagionale in programma a La Bresse (Francia), con l’idea di fare ciò che più gli piace: correre una gara in solitaria fino all’arrivo.

FORCING DEVASTANTE - Ha spinto forte sin dai primi metri, Nino, su un tracciato ridisegnato rispetto al passato e considerato dai biker tra i più tecnici ed impegnativi del circus iridato. Il campione mondiale e iridato in carica ha approfittato delle salite “spaccagambe”, dei tratti tecnici nel bosco tra radici e massi e delle discese quasi da downhill per mettere in pratica la strategia della vigilia. E tutto è andato secondo copione: il 33enne Schurter si è presentato da solo al traguardo al termine dei 7 giri, forte della quarta vittoria su sette round che hanno caratterizzato la stagione.

SOLO GERRY NON MOLLA… - In realtà, senza episodi sfortunati, l’unico a tenergli testa fino al traguardo sarebbe stato di sicuro il nostro Gerhard Kerschbaumer. Il 27enne altoatesino del Team Torpado-Gabogas, campione italiano in carica, è stato il rivale più pericoloso (e più duro da battere) per Schurter nella seconda parte del 2018: secondo alle spalle dello svizzero in Val di Sole per una manciata di metri, l’ha poi battuto ad Andorra con una gara magistrale e nella penultima tappa corsa in Canada solo una caduta nel bosco gli ha negato la gioia di un’altra vittoria (ha chiuso comunque secondo alle spalle di Fluekiger). 

…FINO AL DOPPIO KO - Partito oltre la 20esima posizione, Kerschbaumer ha rimontato in poco più due giri fino alla seconda, mettendosi a “caccia” dello svizzero grazie ad una guida fantastica in salita (è lo scalatore più in forma, oggi) e ad una grande tecnica in discesa e nei tratti di bosco. “Gerry” ha ricucito il gap di 40 secondi con Schurter, portandosi nella sua scia all’inizio del quarto giro. Un salto di catena, però, l’ha costretto a fermarsi e a perdere 15 secondi. Tornato in sella dopo aver risolto il problema tecnico, si è sbarazzato dell’asso olandese Van der Poel (terzo in quel momento) e si è riportato in poco meno di un giro alle spalle di Schurter, mettendo il “turbo” in salita. Nel giro successivo, però, ecco il secondo episodio: un nuovo salto di catena che stavolta gli fa perdere 30 secondi. 

IL FUTURO E’ SUO? - Un tempo quasi impossibile da recuperare ad un fenomeno come Schurter. Kerschbaumer, tra scuotimenti di testa e (comprensibili) gesti di stizza ci prova, e alla fine arriva sotto il traguardo con soli 12 secondi di distacco da Schurter. Un secondo posto importante, che si aggiunge ai tre podi precedenti (quattro consecutivi) e che fa ben sperare per la prossima stagione. Ma soprattutto per il mondiale su gara “secca” in programma l’8 settembre in Svizzera. A “casa” di Nino, che dovrà guardarsi soprattutto da lui se vorrà indossare la maglia iridata anche nel 2019. 

DANIELE BRAIDOT A RIDOSSO DELLA TOP TEN - Terzo, in Francia, ha chiuso il beniamino locale Maxime Marotte (Team Cannondale Factory Racing XC), seguito da Van der Poel (anche lui rallentato nel finale da un problema tecnico) e dall’altro transalpino Koretzky. Più in ombra gli altri azzurri: dopo Kerschbaumer, il migliore è stato Daniele Braidot (C.S. Carabinieri - Cicli Olympia), dodicesimo al traguardo. Il fratello Luca solo 29esimo e rallentato da problemi meccanici mentre 30esimo ha chiuso Gioele Bertolini. Andrea Tiberi si è piazzato 38esimo, Nadir Colledani 45esimo. Non è partito, invece, Marco Aurelio Fontana a causa di uno stato influenzale.

foto: fonte Facebook “UCI Mountain Bike”


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