Maher passa e chiude: vince a Roma e il Global Champions Tour è già suo

Il britannico per la prima volta fa suo il titolo nella F.1 del salto ostacoli. Zorzi ora è secondo
Maher passa e chiude: vince a Roma e il Global Champions Tour è già suo
Caterina Vagnozzi
5 min

 

ROMA  - È Ben Maher il re della tappa romana del Longines Global Champions Tour. Il cavaliere britannico in sella al sauro olandese Explosion W (9 anni, pochi per un saltatore impegnato in gare di questa levatura) è stato protagonista di un barrage strepitoso e il suo tempo (37.45) risultato inarrivabile per gli altri tre cavalieri che hanno chiuso, come lui, la decisiva fase di gara del gran premio senza errori: lo svedese Henrick Von Eckerman (Cantinero, 38.32) e il belga Jos Verloy (Caracas, 38.85). 


«Explosion è un cavallo ideale per le gare a tempo ma in questa occasione ha veramente superato se stesso - ha dichiarato nell’affollata conferenza stampa post gara dove ha fatto fatica ad arrivare perché “assediato” dai cacciatori di autografi (tribune strapiene ai Marmi) - Ha fatto il miglior barrage della sua vita. Percorsi magnifici, il direttore di campo Uliano Vezzani ha fatto anche questa volta un lavoro egregio».  


Quella di sabato è stata una vittoria speciale per Maher, 35enne di Enfield, garista d’eccezione abituato sin da bambino a risultati eclatanti. È infatti quella che lo consacra leader del circuito 2018 ancor prima della tappa finale di Doha. Maher era già arrivato all’appuntamento dello Stadio dei Marmi alla guida della classifica dopo le prime quattordici tappe e il vantaggio di punti acquisito con il successo di ieri gli ha consentito il brindisi anticipato. La stagione del circuito LGCT è stata ovviamente brillantissima e sino ad oggi ha fatto segnare nel computo dei premi vinti la somma di 794.480 euro, di cui quasi 600.000 vinti in sella a Explosion W. 


Un altro grande risultato da aggiungere a un curriculum assolutamente invidiabile che gli ha permesso di entrare giovanissimo nella Hall of Fame del jumping mondiale. Vincente già all’età di otto anni in sella ai pony, Ben si è formato sotto la guida della leggendaria Liz Edgar ed ha imboccato subito la via del professionismo trasferendosi in Svizzera per lavorare nelle scuderie di Beat Mandly. Il suo inserimento nella prima squadra britannica è stato automatico non appena chiuso il periodo di attività giovanile. Una pedina sicura per un team fortissimo e un valido contributo alla vittoria dell’oro di squadra ai Giochi Olimpici di Londra. Un momento epico per la storia dell’equitazione oltremanica, che è valso con un tributo speciale da parte di sua Maestà la Regina Elisabetta II: la nomina a MBE (Member of the Order of the British Empire). 


Lorenzo De Luca, che ha presentato lo spumeggiante Halifax van het Kluizebos, ha purtroppo macchiato un magnifico percorso con errore all’elemento centrale della doppia gabbia: con il miglior tempo ha chiuso al sesto posto. Un ottimo piazzamento ma al tempo stesso una cocente delusione non vedere all’opera in barrage il binomio dominatore del GP di Piazza di Siena, soprattutto dopo che anche Alberto Zorzi (Contanga 3) aveva già chiuso con due errori il percorso base e che nessun altro italiano era qualificato per la gara. Giornata iper positiva invece per Jessica Springsteen: l’amazzone statunitense (RMF Zecilie) prima di chiudere il GP proprio alle spalle di De Luca (7ª) ha dominato la gara valida per la Global Champions League, in coppia con l’irlandese Denis Lynch. Doppio netto per i due binomi del Miami Celtics e meritato giro d’onore applauditissimo.  
Definita la vittoria del circuito, a Doha (8-10 novembre) sarà battaglia per il secondo e il terzo gradino del podio. La sfida in corso è tra il 1° caporal maggiore Zorzi (237 punti), l’olandese Harrie Smolders (234) e il tedesco Daniel Deusser (233). 
 

League nel segno della Springsteen
 
Risultati Sabato - Premio 8 (2*, cat. a tempo 1.40 m; 4.500 €): 1. Philips (Bel, Dieudonne de Guldenboom) pen. 0, 58”49; 2. Valente (Kannella) 0, 60”42; 3. Pohl (Ger, Walona) 0, 61”87. Premio 9 (2*, cat. mista 1.30 m; 5.000 €): 1. Valente (Columbcille Gipsy) pen. 0/0, 36”97; 2. Bertoli (Bolscoi di Vallerano) 0/0, 38”58; 3. Philips (Bel, Cortez van’T Klein Asdonk Z) 0/0, 39”35. Premio 10 (5*, 2ª manche GCLC, cat. a tempo 1.55/1.60 m; 93.000 €): 1. Deusser (Ger, Tobago Z) pen. 0, 68”94; 2. Vrieling (Ola, Zypern III) 0, 70”02; 3. Schwizer (Svi, Living The Dream) 0, 70”27. Global Champions League Competition (5*; 200.000 €): 1. Springsteen (Usa)-Lynch (Irl) pen. tot. 0, 151”98; 2. Onassis (Gre)-Tops Alexander (Aus) 2, 157”87; 3. Kellnerova (Cec)-Fredricson (Sve) 6, 165”08. GP Longines Global Champions Tour (5* 300.000 €): 1. Maher (Gbr, Explosion W) pen. 0/0, 37”45; 2. Von Eckermann (Sve, Cantinero) 0/0, 38”32; 3. Verlooy (Bel, Caracas) 0/0, 38”85; 6. De Luca (Halifax van het Kluizebos) 4, 69”48; 20. Zorzi (Contanga) 8, 76”41. 
Programma Domenica 9 Settembre: ore 8 Premio 12 (2*, cat. mista 1.15 m; 3.000 €); 10 Gran Premio Premium Mares (2*, 25.000 €); 12.15 Premio 14 (5*, cat. a tempo 1.45 m; 25.000 €); 14.45 Piccolo Gran Premio (5*, 93.000 €).


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