Salto Ostacoli, il cuore dell'europeo milanese è al femminile

In questo ”Italia Open to Meraviglia - Fei Jumping European Championship 2023” emerge una griffe manageriale decisamente al femminile, a livello non solo sportivo, ma anche progettuale e organizzativo
Salto Ostacoli, il cuore dell'europeo milanese è al femminile
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In un affresco sportivo nazionale e di federazione a forte impronta maschile, ecco emergere in questo ”Italia Open to Meraviglia - Fei Jumping European Championship 2023” - il concorso continentale di salto ostacoli in programma fino al 3 settembre nel 'Teatro del Cavallo' di Milano, l’Ippodromo Snai San Siro - una griffe manageriale decisamente al femminile, a livello non solo sportivo, ma anche progettuale e organizzativo. D'altra parte, questo è uno sport nel quale amazzoni e cavalieri si sfidano sullo stesso campo gara. E vinca il migliore.

Da Laura Campopiano, manager di Snaitech ed event director fin dal primo grande evento di sport equestri a Milano – la Milano Jumping Cup - e dell'Europeo; a Sara Riffeser Monti, editore, organizzatrice di grandi eventi negli sport equestri e non solo, sport director dell'Europeo, Piazza di Siena e gemella d'avventura per niente diversa della Campopiano, con la quale ha condiviso sin dal primo giorno la sfida del ritorno degli sport equestri d'élite a Milano. A loro, abbiamo chiesto l'emozione del decollo definitivo e cioè l'organizzazione di un Europeo, passando per la MJC prima a tre e poi a quattro stelle. «Quando il segretario generale Sabrina Ibanez – ha ricordato la Campopiano - ha aperto ufficialmente questo Europeo, mi sono passati davanti gli ultimi anni di questa sfida e tutte le persone che l'hanno raccolta alla velocità della luce, dai primi passi nella realizzazione della Milano Jumping Cup fino a questo traguardo, il più alto possibile a livello continentale. Ho provato a contenere l'emozione, ma è stato impossibile, credetemi».

Dicevamo del 'gemellaggio' tra quest'ultima e Sara Riffeser Monti. Eccolo: «Potrei far mie le parole di Laura perché le sensazioni che ho provato sono molto simili. Inseguire il massimo obiettivo è un fatto naturale nello sport, sia a livello agonistico che progettuale e non posso dimenticare tutte le sfide che abbiamo affrontato fin qui, dal riportare gli sport equestri a Milano con Fabio Schiavolin, fino a questa straordinaria avventura con l'Europeo. Sì, ora sono davvero molto felice». Già dal quattro stelle della MJC, sul palcoscenico del Teatro del Cavallo milanese erano saliti a bordo RCS Sport, Fise e Sport e Salute.

Per quest'ultima nel board organizzativo dell'Europeo figura Valeria Panzironi, avvocato e direttore Strategie, sviluppo e shared services di Sport e Salute. Per lei è stata un'esperienza immersiva in tutti gli aspetti della costruzione dell'evento, in perfetta sintonia con Riffeser e Campopiano: «Essere coinvolta nella fase progettuale e realizzativa di questo Europeo è stato divertente e particolarmente significativo, perché rappresenta un punto di svolta del mio percorso professionale nel mondo dello sport. Un percorso che ha ampliato le prospettive, portandomi letteralmente sul campo a misurarmi in un’attività che va oltre la mia esperienza tradizionale e in direzione di un ruolo manageriale più strategico e progettuale».

In una città e una regione in cui lo sport è governato al femminile, da Lara Magoni sottosegretario Sport e Giovani della Regione, a Martina Riva, grintosa assessora allo Sport e al Turismo del comune di Milano e impegnatissima nel sostegno di questo appuntamento e degli altri grandi eventi sportivi dell'estate milanese, il fatto che l'Europeo abbia un 'governo tecnico' al femminile appare come un fatto del tutto naturale. «La cosa che mi rende più orgogliosa – riflette la Riva - è che, per la città di Milano, lo sport di livello internazionale sia diventato quasi un fatto naturale e parte integrante del nostro tessuto sociale a prescindere dalla disciplina. Questo vuol dire che negli ultimi anni abbiamo lavorato nella giusta direzione».


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