Salazar: "Vogliamo alzare l’asticella e arrivare alle Finals"

Parla la leggenda spagnola che ora fa coppia con Icardo: "Vogliamo restare tra le prime quattro coppie del ranking e giocarcela con tutte fino alla fine. Tamara e io siamo pronte ad alzare l’asticella"
Salazar: "Vogliamo alzare l’asticella e arrivare alle Finals"
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Nata il 31 dicembre del 1985 a Madrid, Alejandra Salazar è una di quelle giocatrici straordinarie che lasceranno un'impronta indelebile in questo sport. Il suo colpo e marchio di “fabbrica” è la bandeja, da qui il soprannome la “Bandejandra” del padel. Quando lo scorso anno chiedemmo alle top 20 del ranking femminile chi fossero per loro le 3 giocatrici più forti della storia del padel, la Salazar fu votata dal 90% delle giocatrici intervistate. Più volte n.1 del ranking assoluto e pluricampionessa del mondo con la nazionale spagnola, dopo il suo infortunio nel 2023 e il conseguente, nonché chiacchierato divorzio da Gemma Triay, Alejandra da questa stagione ha scelto di giocare in coppia con la brava Tamara Icardo, con cui si sta togliendo le prime soddisfazioni in Premier, con tre semifinali nelle due tappe arabe e in quella appena terminata a Bruxelles e una finale in Venezuela, coppia che ha forti potenziali di crescita per il proseguo del campionato.

Che aspettative avete per questa stagione?

"Vogliamo arrivare alle Finals e restare costantemente tra le prime quattro coppie in classifica. Ovviamente bisognerà alzare l’asticella progressivamente, per consolidare e migliorare i risultati che stiamo ottenendo, anche se siamo consapevoli che sarà dura, dato che ogni anno il livello è sempre più alto".

Quali sono le chiavi del successo di una coppia?

"Avere gli stessi obiettivi professionali ed enfatizzare l'empatia, la comunicazione e la fiducia. Oltre a impegnarci, è fondamentale essere sulla stessa lunghezza d'onda nella vita, aiuta molto".

Se potesse rubare un colpo alla sua compagna?

"La vibora".

Com'è la relazione con le sue ex compagne?

"Con alcune ho un rapporto più stretto a differenza di altre".

Vede qualche nazione in crescita oltre a Spagna e Argentina?

"Negli ultimi campionati del Mondo abbiamo visto un livello più alto rispetto ad alcuni anni fa. Parlo di nazioni come il Portogallo, la Francia, la Svezia e l’Italia".

Cosa pensa del pickleball?

"Ne ho sentito parlare dai media, sembra divertente".

Come vede il padel tra 10 anni?

"Spero che gli organi federali continuino a svilupparlo come sta accadendo, in modo che diventi sempre più professionale e globale, e speriamo che presto posso fare il suo ingresso tra gli sport olimpici".

Ha qualche rituale in campo prima o durante la partita?

"Metto un grip nuovo a ogni partita e ascolto la mia musica preferita per staccare da tutto e concentrarmi su me stessa e la partita che sta per iniziare".

Dedica a qualcuno le sue vittorie?

"In alcuni casi è capitato, ma in generale non le dedico a nessuno".

Si trova bene con i social network?

"Sì, mi piacciono, ho anche qualcuno che mi aiuta nel gestire al meglio il tutto e che mi insegna anche come migliorare, imparando cose nuove".


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