Coronavirus, la perdita dell'olfatto può essere l'unico sintomo

Un articolo pubblicato sulla rivista Jama Neurology evidenzia la presenza di alterazioni neurali nei positivi al Covid. Forse il virus riesce ad entrare nel cervello
Coronavirus, la perdita dell'olfatto può essere l'unico sintomo© EPA
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ROMA - La perdita dell'olfatto legata all'infezione da coronavirus si può verificare anche come unico sintomo della malattia ed è legata ad alterazioni temporanee dei bulbi olfattivi visibili alla risonanza. È quanto riportato sulla rivista Jama Neurology, da Letterio Salvatore Politi, Responsabile dell'Unità Operativa Neuroradiologia Diagnostica, Interventistica e Funzionale dell'Humanitas di Rozzano. "Abbiamo visto - spiega Politi - delle alterazioni nella corteccia cerebrale, ossia nei neuroni deputati alle sensazioni olfattive", in una 25-enne che ha avuto lieve tosse secca per un giorno, senza febbre. La giovane, positiva al virus, ha però mostrato una grave perdita di olfatto e gusto. "Ne desumiamo - rileva l'esperto - che il virus, dalle terminazioni nervose nella mucosa olfattiva, entri nei neuroni del bulbo olfattivo e per via 'trans-sinaptica' (ossia passando da neurone a neurone) arrivi al cervello, proprio nelle regioni deputate alla sensibilità olfattiva". "Il nostro paziente non ha avuto febbre, ma solo anosmia - ribadisce l'esperto -. Pertanto l'anosmia può essere anche solo l'unico sintomo di COVID. E le alterazioni nel cervello viste con la risonanza in fase precoce tendono a scomparire nel tempo".

Tutte le casistiche legate al Covid

Infatti ripetendo la risonanza dopo 28 giorni le alterazioni risultavano rientrate. "Stiamo raccogliendo una casistica di persone che hanno perso solo l'olfatto - racconta Politi - vi sono poi persone che hanno avuto febbre e perdita dell'olfatto, febbre tosse e perdita dell'olfatto, e anche persone che l'olfatto non l'hanno accorra recuperato. Stiamo iniziando a studiare proprio queste persone - spiega - che presentano persistenza dell'anosmia anche dopo che il tampone si è negativizzato da oltre un mese, e stiamo cercando di studiare con la risonanza magnetica se vi siano alterazioni". Vi sono poi persone che hanno presentato disturbi anche ad altri nervi cranici, con dolori trigemini e perdita dell'udito e acufeni, con o senza anosmia, che sembrerebbero connessi al Covid, conclude Politi.


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