Capuano: «Mi fa schifo bambino che cresce con omosessuali»

L’allenatore dell’Arezzo parla di politica e aggiunge: «Ero del Msi, ammiravo Almirante e andavo ai suoi comizi»
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AREZZO – Sempre al centro della polemica per il video diffuso in rete da Sperotto, Capuano, allenatore dell’Arezzo, torna ad usare parole forti. Qualche mese fa il tecnico ha dato ai suoi giocatori delle ‘checche’, ma chiarisce: «Non volevo offendere nessuno». Interrogato sulle adozioni gay, Capuano precisa: «No, nella maniera più assoluta, per il resto – precisa a La Zanzara su Radio 24 – ognuno fa quello che vuole. Mi fa schifo l’idea di un bambino che cresce con due omosessuali»

IDEA POLITICA – Alla domanda su chi avesse votato nella sua vita, l’allenatore afferma: «Lo dico con grande onestà, sono sempre stato di destra, quindi ho vergogna a dirlo. Ero del Msi, ammiravo Almirante. Andavo ai suoi comizi, anche se ero un bambino. Mussolini? Ha fatto anche delle cose buone, come tutti, le bonifiche, ha costruito una bella città come Latina. Berlusconi l’ho votato qualche volta, è una persona molto intelligente, un grandissimo imprenditore. Renzi? Sì, l’ho votato. Ma sapete cosa non sopporto? Gli ipocriti e i falsi moralisti a difesa del posto e del potere…».

SU SPEROTTO – Dopo giorni di distanza e diversi dibattiti, Capuano rincara la dose su Sperotto: «E’ un codardo, ha fatto una serie di errori clamorosi. Si è nascosto, all’inizio non voleva dire che era stato lui, invece se veniva da me potevamo risolvere la cosa subito. Ora attraverso Le Iene mi manda un video, ma per lui non c’è più posto in squadra, nella maniera più assoluta. L’Arezzo è una società seria».

DELUSIONE – «Sapete – prosegue l’allenatore – qual è la cosa che mi ha devastato? Non è che Sperotto ha violato la sacralità dello spogliatoio, no quella non mi ha dato fastidio. Ma il fatto che una persona di 50 anni che ogni giorno si gioca il proprio posto di lavoro con tensioni illimitate, che rischia anche un malanno nel momento in cui si arrabbia, venga registrato da uno che può essere suo figlio o suo nipote, da un moccioso, uno a vent’anni gli puzza ancora la bocca di latte. E poi ci ridono sopra…».

L’EPISODIO – A chi faceva notare come il suo discorso non sia stato tenero («vi squarto, infami»), Capuano risponde: «Sì, infatti ci sono litri di sangue che abbiamo dovuto togliere…Non ho detto quelle cose con cattiveria, ma ho fatto di peggio. Cosa? Ho preso e buttato all’aria tutto, ho fatto casini incredibili, spaccato lo spogliatoio. Ma qualsiasi allenatore al mondo si comporta così, a meno che non faccia l’accompagnatore…».


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