Serie A, Gravina: "Ecco come riparte il calcio in Italia"

Il presidente della Figc fa il punto sul ritorno in campo nel nostro Paese dopo lo stop a causa dell'emergenza Coronavirus. Poi spiega le possibili soluzioni in caso di nuovo stop e le linee guida sui contratti in scadenza al 30 giugno
Serie A, Gravina: "Ecco come riparte il calcio in Italia"© ANSA
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ROMA - Dopo oltre due mesi di stop a causa dell'emergenza Coronavirus, il calcio italiano si appresta a ripartire. Si comincerà con le semifinali di Coppa Italia il 13 e 14 giugno, mentre la finale si disputerà il 17. Per il campionato toccherà aspettare fino al 20 giugno, quando il pallone tornerà a rotolare sui campo della Serie A con i recuperi della 25ª giornata. Il presidente della Figc Gabriele Gravina è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per fare un punto sulla ripresa del calcio nel nostro Paese. "Siamo pronti a ripartire, ma sempre vigili perchè i rischi sono ancora molto alti. Fondamentale è stata la guida della UEFA - sottolinea il numero uno della Figc -. Sapevamo che fra le big 5, l'Italia non poteva rimanere estranea. È stato molto utile coordinarci con la Uefa".

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Gravina: "È stato un momento complicato"

Il presidente Gravina non nasconde poi le difficoltà che è stato costretto ad affrontare: "La preoccupazione è stata molto forte, abbiamo vissuto momenti di grande difficoltà in un mondo in cui siamo costretti molto spesso a convivere col mecenatismo e col cialtronismo. Questo mi ha portato, più di una volta, insieme ai miei amici delle componenti e delle leghe a fare uno sforzo per oltrepassare i filosofi dell'ovvio, i fautori del piano B, gli anfitrioni dell'emergenza, i sostenitori del 'tutto non si può fare'. Abbiamo vissuto momenti di grande difficoltà, ma vi garantisco che abbiamo sempre avuto la consapevolezza che il calcio doveva ripartire perchè rappresenta per tutti i tifosi un momento di grande condivisione e passione".

Gravina sulla soluzione in caso di nuovo stop

In caso di nuovo stop del campionato e impossibilità di disputare, per ragioni di tempo, playoff e playout, ci sarà "una cristallizzazione della graduatoria, ma bisognerà far ricorso a un algoritmo che proietta la classifica di quel momento a fine campionato - commenta Gravina -. Abbiamo sempre limitato quello che in tanti hanno invocato come piano B, ma andava al di là delle esigenze di natura tecnica - ha precisato il numero uno della Figc - il nostro piano B è un piano strutturale, molto chiaro, contenuto nella delibera dell'ultimo Consiglio federale e prevede, in caso di momentanea sospensione della stagione regolare, il ricorso a playoff e playout, per mantenere il principi meritocratici. Altrimenti bisognerà ricorrere ad un algoritmo che approveremo prima della ripartenza del campionato. Lo proporremo al Consiglio federale dell'8 giugno e terrà conto di diversi fattori legati a elementi oggettivi per arrivare comunque alla definizione di questo campionato".

Gravina: "Pronti a valutare nuovi format per la prossima stagione"

"Se il prossimo campionato sarà in grado di partire il 12 settembre, andando a intensificare alcune date nel periodo della sosta invernale, dovremmo chiudere comunque nei tempi giusti e previsti. La regola approvata dal Governo e da voi soprannominata norma Gravina consente al Consiglio federale di adottare comunque modalità di format differenti: l'auspicio è che si riprenda con le stesse modalità, ma siamo pronti a valutare soluzioni alternative", specifica Gravina.

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Gravina: "Ripresa messaggio di speranza per il Paese"

Il numeor uno della Figc ribadisce poi quanto detto poco dopo l'ufficilità della ripartenza: "Abbiamo vissuto momenti di grande difficoltà, ma vi garantisco che abbiamo sempre avuto la consapevolezza che il calcio doveva ripartire perchè rappresenta per tutti i tifosi un momento di grande condivisione e passione. Il nostro sport ha una funzione importante dal punto di vista sociale e anche economico e questa ripartenza rappresenta un messaggio di speranza per il Paese".

Gravina: "Il calcio esce rafforzato da questa situazione"

"Il calcio esce da questa situazione rafforzato e armonioso. L'incontro col ministro Spadafora, il massimo rappresentate del Governo per lo sport, a differenza di altri momenti di tensione e confronto dialettico, ha mostrato grande armonia e condivisione del percorso. Tutti eravamo più sollevati rispetto al peso che portavamo avanti da tantissimo tempo. Il calcio ha dimostrato coerenza dall'inizio: abbiamo preso coscienza dei nostri limiti, dialogando costantemente con il ministro e avendo confronti continui interni al movimento, con incontri settimanali e anche momenti di tensione da cui però siamo usciti con grande capacità e forza".

Gravina sui contratti in scadenza

Il tema dei contratti dei calciatori in scadenza al 30 giugno "è molto delicato. La Fifa ha dato delle indicazioni alle quali ci siamo attenuti. C'è stato un incontro tecnico pochi giorni fa, stiamo cercando di arrivare a un accordo tra le parti, tra tutte le componenti e l'Aic per arrivare a una piccola modifica dell'accordo collettivo che preveda la possibilità di proroga dei contratti fino a fine agosto", conclude Gravina.


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