LOSANNA (Svizzera) - Il Tribunale arbitrale sportivo di Losanna ha giudicato “inammissibile” il ricorso presentato dal Manchester City contro il deferimento deciso dalla Uefa sulle possibili violazioni del fair play finanziario. Secondo il Tas, non essendoci ancora una sentenza definitiva, il club inglese non può fare appello al Tribunale svizzero. La questione risale allo scorso maggio quando Yves Leterme, investigatore capo dell'organo di Controllo finanziario dei club (Cfcb) della Uefa, dopo aver consultato gli altri membri della Camera di Investigazione indipendente, aveva deciso di “rimandare il Manchester City alla Camera Giudicante in seguito alla conclusione della sua indagine”.
Le rivelazioni di Football Leaks
Leterme aveva aperto lo scorso 7 marzo un'indagine sul club inglese “per potenziali violazioni delle regolamentazioni sul fair play finanziario che sono state rese pubbliche in vari media”. Il riferimento era alle pubblicazioni di “Football Leaks” e alle indiscrezioni in merito a presunti contratti di sponsorizzazione fittizi per aggirare le norme sul fair play finanziario. Dopo l’apertura dell’indagine il Manchester City aveva fatto ricorso al Tas con l’obiettivo interrompere sul nascere il procedimento. Nei giorni precedenti al deferimento Uefa, il New York Times aveva rivelato come il City rischiasse l'esclusione dalla Champions 2019-20, ma la società si era sempre difesa dichiarando la propria estraneità alle accuse di irregolarità finanziarie, definite “false e destituite di ogni fondamento”. Pensiero ribadito anche dopo il dispositivo Uefa, con tanto di accuse a Leterme per aver portato avanti “un processo insoddisfacente, limitato e ostile”.
(In collaborazione con Italpress)