L'Inter dà la mano a Malcom il solitario

Il club nerazzurro lo aveva cercato a lungo, era arrivata la Roma, poi ha preferito il Barcellona
Malcom© Getty Images
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L’ Inter torna a pensare a Malcom. Il brasiliano, infatti, va ad aggiungersi al sogno Chiesa, a Bergwijn, gioiellino del Psv Eindhoven, e De Paul, da tempo in orbita nerazzurra, per il quale però c’è stato un deciso inserimento del Napoli, ai profili messi nel mirino per rafforzare la batteria degli esterni offensivi, e di cui si parlerà nell’imminente vertice di mercato con Spalletti. Carrasco, invece, nonostante sia stato nuovamente offerto dai suoi rappresentanti, come già a gennaio, non sembra raccogliere particolari consensi. Malcom è tutt’altro che una novità. Anzi, all’inizio della scorsa estate è stato per settimane uno degli obiettivi primari della società nerazzurra. Poi, compreso che non c’era modo di convincere il Bordeaux ad accettare le formula del prestito con semplice diritto di riscatto, l’Inter ha finito per mollare la presa. E i rinforzi nel settore, alla fine, sono stati Politano e Keita, arrivati appunto con le modalità gradite da corso Vittorio Emanuele, con il primo che verrà certamente riscattato, mentre il secondo potrà esserlo solo se il Monaco accetterà un corposo sconto rispetto ai 34 milioni, previsti nel contratto.

REPARTO AFFOLLATO - Malcom, invece, dopo essersi promesso alla Roma, ha fatto il classico “salto della quaglia”, preferendo andarsene al Barcellona. Alla luce di come sta andando la sua nuova avventura, forse, la sua scelta non è stata così felice. Basta guardare il suo score stagionale, limitato a complessive 15 presenze e 3 gol, uno dei quali (il primo in assoluto in maglia blaugrana) guarda caso segnato all’Inter in Champions. E’ vero un altro centro lo ha fatto al Real Madrid in Coppa del Re. Ma resta il fatto che dall’inizio del 2019, in Liga, ha giocato solo 3 volte, per complessivi 32’, mente contro il Lione, in Champions, nemmeno si è alzato dalla panchina. La verità è che Malcom è stato acquistato come una sorta di “assicurazione” per Dembelé, che nella sua prima stagione aveva avuto problemi di ambientamento, con qualche eccesso fuori dal campo. Beh, in questa sua seconda annata, il francese sembra essersi preso definitivamente la scena e quindi al brasiliano sono rimaste solo le briciole. 

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