Sarri alla Juve, è lui il successore di Allegri

Il club bianconero ha avviato i contatti. Liberarsi dal Chelsea non sarebbe un problema: la verità in otto giorni
Sarri alla Juve, è lui il successore di Allegri© Getty Images
Alfredo Pedullà
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Se Amerigo, suo papà, gli chiedesse “Maurizio, ma davvero puoi andare alla Juve?”, Sarri negherebbe la semplice ipotesi. E gli sbatterebbe, con affetto, il telefono in faccia. Sarri odia il mercato, soprattutto quando lo riguarda, e ama i giorni che restano (otto) alla finale di Europa League: Baku, 29 maggio, sfida all’Arsenal. La sua vita, oggi, sognando il primo trofeo da depositare in bacheca. Poi pensi a Nedved che dichiara: «Il nuovo allenatore? Non abbiamo fretta, stiamo valutando». Testuale, storia di domenica sera. E chi ha fretta? Quelli sotto contratto giocano, sperano di vincere, devono liberarsi. Tra il girone degli impossibili o quasi (Guardiola, Klopp e Pochettino) e quello dei “virtualmente fattibili” Sarri è balzato in cima alla lista Juve.

LE MOTIVAZIONI. Premessa a caratteri cubitali: Sarri non ha firmato, non potrebbe. Ha due anni di contratto e profondo rispetto per quanto sta facendo dalle parti di Cobham. Gli sono arrivati messaggi dalla Roma (che non molla Gasperini) e dal Milan (aggrappato alla Champions). Gli è arrivato soprattutto un sms ideale della Juve: «Stai fermo lì, ci piaci». Liberarlo non sarebbe un problema, a prescindere dal contratto, per almeno tre motivi. Il primo: il rispetto con il Chelsea non è svanito, più che altro sarebbe una reciproca decisione di salutarsi dopo una stagione buona che rischia - bel rischio - di diventare ottima. Non a caso i Blues tengono in caldo Lampard, ma piace molto anche Espirito Santo protagonista con il Wolverhampton. Il secondo: il blocco del mercato è una tagliola infinita, aspettando i prossimi passaggi. Il terzo: i rapporti tra Juve e Chelsea sono talmente solidi che basterebbe ricordare l’affare Higuain senza aggiungere altro. 


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