Gudmundsson dal Genoa all'Inter con la formula Frattesi

Affare come quello che portò l'ex Sassuolo in nerazzurro: un giovane ai rosoblù (Zanotti) e obbligo di riscatto nel 2025

MILANO - L’appuntamento è per fine maggio. Non solo perché il campionato sarà finito. Ma soprattutto, perché, a quel punto sarà definito anche il futuro del club, a livello di proprietà. E, di conseguenza, Marotta, Ausilio, Baccin e Inzaghi avranno modo di sedersi attorno ad un tavolo, con tutti gli elementi necessari per stabilire priorità, strategie e margini di manovra (il saldo dovrà essere zero o quasi) per il mercato. Nel frattempo, però, non è che in viale Liberazione restino con le mani in mano. Al contrario, si studia, si progetta, ci si confronta. E anche qualche telefonata è già scappata. In questo senso, uno dei fronti più caldi è l’attacco. Vero che là davanti arriverà Taremi. Prevale, però, l’idea che serva di più. Ad esempio, una punta che sappia saltare l’uomo nell’uno contro uno, creando superiorità. Ebbene, come noto, il profilo su cui è puntato il mirino del club nerazzurro è quello di Gudmundsson

Per Gudmundsson la formula Frattesi

L’attaccante del Genoa costa parecchio, anche più di 35 milioni. E il club rossoblù ha bisogno di vendere. L’Inter verso certe cifre non si può spingere, a meno di fare cassa con qualche cessione. Questa estate, però, l’obiettivo è di non sacrificare alcuna pedina pregiata. Così, per l’islandese, i dirigenti nerazzurri stanno progettando un’operazione in linea con quella messa in piedi la scorsa estate per Frattesi. Vale a dire un prestito con obbligo di riscatto. Già, ma come fu fatto con il Sassuolo, il club di viale Liberazione non vorrebbe tirare fuori soldi nemmeno per il prestito. Che, infatti, verrebbe pagato dalla cessione di un giovane, conservando, magari, il diritto per riprenderselo ad una cifra prefissata. Il nome da proporre al Genoa è stato individuato ed è quello di Zanotti, classe 2003, laterale destro, attualmente in prestito al San Gallo e titolare nell’Under 21 azzurra guidata da Nunziata. Per quanto riguarda la quadratura dei numeri, invece, è ancora tutto prematuro. La questione verrà affrontata dopo la già menzionata riunione di fine maggio, in un confronto con il Genoa. Intanto, un piccolo abboccamento c’è già stato. E pare che la società ligure abbia dato la disponibilità ad affrontare la questione nei termini graditi all’Inter.


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Per Gudmundsson più Italia che Premier

Mantenendo il termine di paragone con l’affare Frattesi, è bene ricordare che, attorno al centrocampista, la concorrenza era nutritissima. E l’Inter la spuntò non solo per i buoni uffici tra Marotta e Carnevali, ma anche perché lo stesso Frattesi aveva fatto per tempo la sua scelta. Mettendo, appunto, la squadra nerazzurra in cima ai suoi desideri. Con Gudmundsson non siamo ancora a questo punto. Ma i segnali che provengono dall’entourage dell’islandese raccontano che la sua preferenza sarebbe quella di restare in serie A, piuttosto che lasciarla per approdare in Premier League, dove lo vuole il Tottenham. E allora, ragionando per logica, volendo rimanere in Italia, è evidente che non ci sarebbe una sistemazione migliore della squadra che si è appena laureata campione d’Italia. Ad ogni modo, i tasselli da sistemare sono ancora parecchi. E i tempi, come si è capito, non saranno stretti. Le prime mosse, però, fanno capire come Gudmundsson sia ormai una priorità per l’Inter. 


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MILANO - L’appuntamento è per fine maggio. Non solo perché il campionato sarà finito. Ma soprattutto, perché, a quel punto sarà definito anche il futuro del club, a livello di proprietà. E, di conseguenza, Marotta, Ausilio, Baccin e Inzaghi avranno modo di sedersi attorno ad un tavolo, con tutti gli elementi necessari per stabilire priorità, strategie e margini di manovra (il saldo dovrà essere zero o quasi) per il mercato. Nel frattempo, però, non è che in viale Liberazione restino con le mani in mano. Al contrario, si studia, si progetta, ci si confronta. E anche qualche telefonata è già scappata. In questo senso, uno dei fronti più caldi è l’attacco. Vero che là davanti arriverà Taremi. Prevale, però, l’idea che serva di più. Ad esempio, una punta che sappia saltare l’uomo nell’uno contro uno, creando superiorità. Ebbene, come noto, il profilo su cui è puntato il mirino del club nerazzurro è quello di Gudmundsson

Per Gudmundsson la formula Frattesi

L’attaccante del Genoa costa parecchio, anche più di 35 milioni. E il club rossoblù ha bisogno di vendere. L’Inter verso certe cifre non si può spingere, a meno di fare cassa con qualche cessione. Questa estate, però, l’obiettivo è di non sacrificare alcuna pedina pregiata. Così, per l’islandese, i dirigenti nerazzurri stanno progettando un’operazione in linea con quella messa in piedi la scorsa estate per Frattesi. Vale a dire un prestito con obbligo di riscatto. Già, ma come fu fatto con il Sassuolo, il club di viale Liberazione non vorrebbe tirare fuori soldi nemmeno per il prestito. Che, infatti, verrebbe pagato dalla cessione di un giovane, conservando, magari, il diritto per riprenderselo ad una cifra prefissata. Il nome da proporre al Genoa è stato individuato ed è quello di Zanotti, classe 2003, laterale destro, attualmente in prestito al San Gallo e titolare nell’Under 21 azzurra guidata da Nunziata. Per quanto riguarda la quadratura dei numeri, invece, è ancora tutto prematuro. La questione verrà affrontata dopo la già menzionata riunione di fine maggio, in un confronto con il Genoa. Intanto, un piccolo abboccamento c’è già stato. E pare che la società ligure abbia dato la disponibilità ad affrontare la questione nei termini graditi all’Inter.


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