Arokodare, un gigante per il Milan

La punta nigeriana del Genk, 197 centimetri, coincide con l’identikit tracciato da Tare: un attaccante forte fisicamente
Arokodare, un gigante per il Milan© EPA
Antonello Gioia

MILANO - Che Igli Tare abbia diversi osservatori in Belgio non è una novità. Il suo mirino è da anni spesso puntato su Bruxelles e dintorni: lo rivela la cartella acquisti ai tempi della Lazio, lo stanno confermando alcuni dei nomi sul taccuino per il calciomercato del Milan. Ardon Jashari del Bruges è, ovviamente, il primo nome, ma si è passati per qualche giorno anche dall’ex Gent Archie Brown, per finire a Tolu Arokodare, gigante dell’attacco del Genk. Il nigeriano, nato il 23 novembre 2000 in un’area di Lagos denominata Festac Town, è uno dei profili che la dirigenza rossonera sta valutando per rinforzare il suo attacco. L’idea è chiara: regalare a Massimiliano Allegri un’alternativa credibile a Santiago Gimenez, che gli provochi efficace concorrenza con caratteristiche diverse rispetto a quelle del messicano.

La carriera di Arokodare

L’opzione Arokodare è plausibile proprio perché rispecchia i parametri prima citati. La credibilità, per esempio, se l’è guadagnata attraverso i gol: ne ha segnati 23 nelle 45 partite stagionali collezionate nell’ultima annata con il Genk; in campionato, è andato a referto 17 volte in 30 match, a cui si aggiungono le 6 reti nelle 15 presenze nelle due coppe nazionali. Numeri certamente positivi, anche se vanno dovutamente proporzionati al livello del campionato belga. In carriera, il classe 2000 ha sempre avuto buone statistiche, pur confrontandosi sempre con leghe non di primissimo livello: conta 22 reti in 32 partite in Lettonia, 14 gol in 55 presenze in Ligue2. Certo, rispetto alle esperienze con i lettoni del Valmiera e con l’Amiens in Francia, Arokodare è migliorato molto dal punto di vista tecnico.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Calciomercato Milan

Arokodare, una punta d'area

E qui si arriva al secondo parametro utile per il Milan. Igli Tare ha rivelato che la ricerca del nuovo attaccante comprende profili simili a quello che era Olivier Giroud, cioè una punta d’area di rigore, forte fisicamente e con senso del gol, abile a far salire la squadra facendo a sportellate con i difensori avversari e a sfruttare i cross e gli assist all’interno dei sedici metri. I 197 centimetri di Arokodare, uniti a una grande gamba in progressione e a una evidente forza fisica, sono dettagli interessanti per ciò che la dirigenza rossonera sta cercando. Il nigeriano sembra fatto apposta per l’area di rigore. Molto meno, invece, per circumnavigarla: dal punto di vista puramente tecnico e qualitativo, per esempio, ci sono diversi aspetti che lasciano a desiderare.

Arokodare, il prezzo

L’altro motivo per cui Arokodare è tra i profili più plausibili per il nuovo 9 del Milan è il costo. Il nigeriano ha una valutazione che si aggira tra i 20 e i 25 milioni di euro, media classica del calciomercato rossonero e ampiamente inferiore rispetto ad altri obiettivi. Che, comunque, restano sulla lista. Il primo tra questi è il connazionale e coetaneo Victor Boniface: per lui il Bayer Leverkusen chiede tra i 40 e i 45 milioni di euro.


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MILANO - Che Igli Tare abbia diversi osservatori in Belgio non è una novità. Il suo mirino è da anni spesso puntato su Bruxelles e dintorni: lo rivela la cartella acquisti ai tempi della Lazio, lo stanno confermando alcuni dei nomi sul taccuino per il calciomercato del Milan. Ardon Jashari del Bruges è, ovviamente, il primo nome, ma si è passati per qualche giorno anche dall’ex Gent Archie Brown, per finire a Tolu Arokodare, gigante dell’attacco del Genk. Il nigeriano, nato il 23 novembre 2000 in un’area di Lagos denominata Festac Town, è uno dei profili che la dirigenza rossonera sta valutando per rinforzare il suo attacco. L’idea è chiara: regalare a Massimiliano Allegri un’alternativa credibile a Santiago Gimenez, che gli provochi efficace concorrenza con caratteristiche diverse rispetto a quelle del messicano.

La carriera di Arokodare

L’opzione Arokodare è plausibile proprio perché rispecchia i parametri prima citati. La credibilità, per esempio, se l’è guadagnata attraverso i gol: ne ha segnati 23 nelle 45 partite stagionali collezionate nell’ultima annata con il Genk; in campionato, è andato a referto 17 volte in 30 match, a cui si aggiungono le 6 reti nelle 15 presenze nelle due coppe nazionali. Numeri certamente positivi, anche se vanno dovutamente proporzionati al livello del campionato belga. In carriera, il classe 2000 ha sempre avuto buone statistiche, pur confrontandosi sempre con leghe non di primissimo livello: conta 22 reti in 32 partite in Lettonia, 14 gol in 55 presenze in Ligue2. Certo, rispetto alle esperienze con i lettoni del Valmiera e con l’Amiens in Francia, Arokodare è migliorato molto dal punto di vista tecnico.


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