Kvara 3.0: il genio ora è un leader. Presto il nuovo contratto

Domenica con la Roma ha messo nel mix corsa e intensità da mediano guidando la rimonta. Il suo agente è in città
Fabio Mandarini
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Minuto 77 di Napoli-Roma: l’illusionista Khvicha Kvaratskhelia svela al mondo di avere nelle gambe e nel petto uno spirito da mediano, feroce pressatore di Mancini e N’Dicka, capace di tagliare il campo in diagonale da una fascia all’altra, pur di recuperare un pallone. E va bene, d’accordo, non sarà stato uno dei suoi famosi giochetti vedo e non vedo, pallone sì e ora no, ma quella corsa-rincorsa ha annunciato che Kvara non è soltanto un maghetto del calcio: lui, sa essere anche un leader. Ottima notizia per la squadra e per il club: con Osimhen in partenza, e una volta archiviato l’Europeo con la Georgia, dalla prossima estate toccherà a lui raccogliere l’eredità del leone nigeriano e riscaldare l’anima dei compagni. La prima scena girata in coda a una settimana piena di parole, confronti, delusioni e un ritiro mirato a ritrovare l’anima smarrita a Empoli, è stata decisamente bella, piacevole da guardare ed evidentemente anche da interpretare. Sotto gli occhi di De Laurentiis e del manager, Mamuka Jugeli, a Napoli da qualche giorno per scrivere il destino del suo uomo, speranza di un Paese intero verso la coppa e anche di una squadra che insegue gli ultimi stralci di Europa all’orizzonte.  

Napoli, il rinnovo di Kvaratskhelia

La settimana scorsa, da Tbilisi, avevano annunciato l’arrivo in città di mister Jugeli: detto, fatto. Va da sé che con ogni probabilità, nei meandri della presentazione del film celebrativo dello scudetto, “Sarò con te”, in programma giovedì a Napoli, sarà affrontato il discorso del contratto di Kvara. De Laurentiis, del resto, in occasione della Supercoppa aveva anticipato il futuro del gioiello della maison: prolungamento del contratto in scadenza nel 2027 con premio, cioè con ritocco d’ingaggio, dopo due stagioni a un milione e mezzo circa tra base fissa e bonus. Il presidente, tra l’altro, aveva anche precisato di aver apprezzato moltissimo la serietà del giocatore, interamente concentrato sul campionato e pronto a riaprire l’argomento soltanto a fine stagione: insomma, i presupposti per chiacchierare sono dei migliori. Ma poi bisognerà trovare l’intesa per blindarlo a dispetto della corte del Barça: la valutazione di Kvara, però, sfonda notevolmente il tetto dei 100 milioni e non è accessibile a tutti. Molto superiore, di un bel po’: 120, 130, comunque nei pressi della clausola di Osimhen. Il range è quello.

Napoli, Kvaratskhelia 3.0

Kvara, dicevamo, nel frattempo gioca. E corre: la prestazione contro la Roma non è stata il classico mix di finte, dribbling, tiri e giochetti. No: nel mixer ci ha messo ferocia e carattere, voglia e ardore. Ha ruggito come il suo gemello centravanti, aggressioni e riaggressioni come in occasione del rigore scippato a Renato Sanches. Kvara 3.0: bella versione. Il presente è già il futuro e lui ci sarà indipendentemente dall’allenatore che siederà in panchina: il Napoli non ha alcuna intenzione di prescindere da un leader.


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