Bartomeu e il conto da 488 milioni che gli hanno presentato Messi e i soci del Barça

Tredici trofei in sei anni e nove mesi, ma “sarà ricordato come il peggiore presidente della storia” - in base al giudizio dei giornali spagnoli - e come l’uomo che stava provocando la fuga di Leo: tutti i motivi e i retroscena delle sue dimissioni
Bartomeu e il conto da 488 milioni che gli hanno presentato Messi e i soci del Barça© EPA
Stefano Chioffi
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Si è dimesso dopo una mozione di censura e una raccolta di sedicimila firme da parte dei soci: la rivolta è stata provocata dal caso Messi e dai 488 milioni di indebitamento del Barcellona. Sotto la sua gestione, instabile e controversa, durata sei anni, nove mesi e nove giorni, il club ha vinto tredici trofei e festeggiato il secondo Triplete in 121 anni, ma Josep Maria Bartomeu “sarà ricordato come il peggior presidente nella storia catalana”, in base al giudizio del giornale Marca e dei commenti spietati dei tifosi blaugrana sui social.

La situazione è precipitata alla metà di agosto, dopo lo scontro feroce con Messi. Ma il conto è lungo: Leo gli ha rifilato solo la spallata decisiva. Bartomeu ha pagato una somma di errori: le ombre sulla vicenda Neymar, che decise nel 2017 di avvalersi della clausola per volare al Paris Saint Germain, l’esonero di Valverde nello scorso gennaio, la decisione di sostituirlo con Quique Setien nonostante l'opposizione dei leader del gruppo, la rimonta subita in campionato dal Real Madrid, il fiasco in Champions, la sconfitta per 8-2 contro il Bayern, il divorzio con Suarez. E poi la crisi economica a causa del Covid, con perdite di bilancio e un monte ingaggi faraonico, salito a 671 milioni.

Un finale buio, è uscito da una porta secondaria. Critiche e accuse anche per gli acquisti sbagliati di Coutinho, Dembelé e Griezmann: tre operazioni da 395 milioni. Era stato eletto il 23 gennaio del 2014 al posto dell’avvocato Sandro Rosell. Ha vinto quattro volte la Liga, quattro Coppe del Re, due Supercoppe spagnole, una Champions League, una Mondiale per club e una Supercoppa Europea. Ma sarà ricordato come l’uomo che stava provocando la fuga di Messi. E’ già partita la campagna dei potenziali successori. Hanno annunciato l'intenzione di candidarsi alla presidenza Víctor Font, Toni Freixa, Jordi Farré, Agustí Benedito e Lluís Fernández Alá . L'ex vicepresidente Emili Rousaud è pronto a farsi avanti. E anche Joan Rosell sogna di riprendersi il controllo del Barcellona.


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