Questa è un'Inter dal sapore europeo

La supremazia della squadra di Inzaghi è stata schiacciante: Benfica al tappeto a San Siro
Xavier Jacobelli
3 min

Con un secondo tempo devastante, l’Inter ha demolito il Benfica e ha affiancato in testa al girone D la Real Sociedad che è andata a vincere a Salisburgo. Alla luce della splendida prestazione di San Siro, non è azzardato affermare che, seguitando a giocare così, i vicecampioni d’Europa anche quest’anno andranno lontano in Champions League. Se la partita con le Aquile fosse finita 5-0 , il punteggio non sarebbe stato esagerato, tali e tante sono state le occasioni create dagli uomini di Inzaghi, che sprizzano energia da tutti i posti e corrono a perdifiato, nonostante siano alla sesta partita in sedici giorni.   

Inter, da Thuram e Lautaro 

Thuram è stato decisivo e i crampi che l’hanno costretto a uscire testimoniano quanto vibrante sia stata la sua dedizione alla causa. Incurante della scarpata di Neres, Lautaro ha colpito una traversa, un palo e Trubin gli ha pure strozzato in gola la gioia del gol a due minuti dalla fine; Dimarco si è visto annullare una rete per fuorigioco. La supremazia dell’Inter è stata schiacciante, martellante la manovra, irrisorio il vantaggio finale, inversamente proporzionale ai meriti dei nerazzurri.  

Inter, che ritmi nel secondo tempo 

E pensare che l’equilibrio aveva regnato sovrano nel primo tempo, quando le due squadre avevano subito corrisposto alle aspettative della vigilia, affrontandosi a viso aperto. Nerazzurri in campo con la migliore formazione, lusitani senza una punta centrale di ruolo, ma con una prima linea offensiva di qualità, sebbene Di Maria abbia offerto una prova modello Juve della passata stagione: incolore, insapore, vacua. La sfida è stata aperta, viva, continui i ribaltamenti di fronte e l’intervallo aveva sancito un’equa parità. La musica è cambiata nella ripresa, l’Inter ha subito pigiato sull’acceleratore e il Benfica ha battuto in testa. Se non ci fossero stati Otamendi e Trubin, per i campioni del Portogallo la notte sarebbe stata ancora più fonda.


© RIPRODUZIONE RISERVATA