Mancini merita una Panchina d'Oro speciale

Sarà ricordato a lungo questo 2019 della Nazionale italiana
Mancini merita una Panchina d'Oro speciale© LAPRESSE
Alberto Polverosi
4 min

Lo ricorderemo a lungo questo 2019 della Nazionale. Le abbiamo vinte tutte, da 11 partite a questa parte solo successi, sono 10 su 10 nel girone di qualificazione e con l’ultima abbiamo esagerato, seppellendo con 9 gol la triste Armenia.

C’è una serie di “prime volte” che fa paura: per la prima volta da agosto del ‘48 l’Italia ha realizzato almeno 9 gol in una sola gara (allora contro gli States); per la prima volta nella sua storia ha vinto tutte le gare del girone di qualificazione tra Europei e Mondiali; per la prima volta nella sua storia ha mandato in gol 7 giocatori differenti nel corso della stessa partita; per la prima volta abbiamo vinto 11 partite di fila; per la prima volta abbiamo vinto 11 partite in un anno solare

Mentre riportiamo questi dati impressionanti ci tornano in mente gli anni oscuri della Nazionale. Chissà fra quanto tempo riavremo una squadra e un ct capaci di realizzare questi record, di vincere a ripetizione giocando bene o benissimo, sempre in attacco, segnando tanto, rilanciando i giovani, ricostruendo il futuro di un movimento che sembrava spento. Ci vorrebbe qualcosa di speciale per ricordarlo, per fissarlo nella memoria di tutti, perché è un evento storico, un primato che ha un valore assoluto ma che ne acquista uno ancora più consistente se ricordiamo cosa eravamo appena due anni fa. L’idea potrebbe essere una Panchina d’oro speciale, appunto, per Roberto Mancini. L’ha già vinta per la stagione 2007-08 quando era alla guida dell’Inter, ma questa avrebbe un altro significato, rappresenterebbe il simbolo della nostra rinascita e la crescita di tutto il calcio italiano.

Momenti come questo spingono all’euforia, ma con Mancini arriveranno presto i momenti in cui questa Nazionale guarderà avanti senza soffermarsi su quanto appena conquistato, i momenti del realismo. Ora l’Europeo ci aspetta come protagonisti, tanto per dare un’idea quei pochi errori commessi ieri sera non ci verranno perdonati se davanti troveremo Mbappé e Kane. Il gruppo è sempre più forte. Temevamo di non avere il centravanti forte e ora ne abbiamo due che non smettono di segnare, è cresciuto Tonali, ha finalmente segnato Chiesa, alla sua seconda gara da titolare Zaniolo ha colpito con una doppietta, ha debuttato Orsolini e ha fatto gol, assist e procurato un rigore. Panchina d’oro speciale a Mancini perché speciale è questa squadra, in attesa che diventi protagonista fra sette mesi. 


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