Cluj-Lazio 2-1: comincia male l'avventura in Europa League di Inzaghi

La squadra biancoceleste replica il match perso contro la Spal ed esce nuovamente sconfitta. Ospiti avanti con Bastos, pari su rigore di Deac e sorpasso nella ripresa di Omrani
Cluj-Lazio 2-1: comincia male l'avventura in Europa League di Inzaghi© EPA
Simone Zizzari
5 min

ROMA - La Lazio nella terra di Dracula non mostra i canini e colleziona la seconda sconfitta consecutiva stagionale. Il ko contro il Cluj nell’esordio europeo è la fotocopia del 2-1 subìto contro la Spal in campionato. Un primo tempo compassato ma decente, una ripresa da matita rossa. Eppure la squadra di Inzaghi era riuscita a passare in vantaggio con Bastos prima di subire la rimonta dei padroni di casa firmata dal duo Deac-Omrani.

Lazio, le scelte di Inzaghi

Inzaghi, senza Luis Alberto e Radu, fa turnover. In difesa ci sono Vavro e Bastos accanto all'insostituibile Acerbi. A centrocampo spazio a Berisha e Jony. Davanti ci sono Correa (rilanciato da primo minuto assieme a Milinkovic dopo la discussa esclusione di Ferrara) e Caicedo. Il primo tempo parte a ritmi piuttosto compassati. La Lazio ci prova con maggior convinzione ma non riesce a superare l’attenta retroguardia rumena. Le incursioni biancocelesti più pericolose arrivano dalla fascia sinistra dove Jony è letteralmente imprendibile. L’ex Malaga mette in area palloni sempre invitanti per i compagni. Su uno di questi Milinkovic - con la fascia da capitano al braccio - è bravo a colpire di testa da ottima posizione trovando, però, la grande respinta di Arlauskis. Il serbo si accende a intermittenza ma quando lo fa sono dolori per il Cluj. I problemi sono lì davanti con Correa e Caicedo mai pericolosi e completamente fuori dalla partita. A togliere le castagne dal fuoco ad Inzaghi ci pensa allora un difensore. Siamo al 25’ quando il solito Jony mette in area l’ennesimo pallone da urlo che Bastos di ginocchio ribadisce in rete sotto misura. Il vantaggio ottenuto scuote l’apatia ospite. Alla mezz’ora potrebbe arrivare anche il raddoppio se Lazzari, splendidamente servito da Milinkovic-Savic, non calciasse in tribuna da posizione più che favorevole. La grande chance sprecata spegne di fatto la Lazio che comincia a sfaldarsi e a perdere l’equilibrio in mezzo al campo. Arriva così il pari rumeno. Siamo al 40’ quando Leiva trattiene Djokovic sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è rigore. Sul dischetto Deac fa 1-1. La Lazio tenta una reazione con un destro di Milinkovic fuori di poco. E’ l’ultimo sussulto di un match che nella ripresa vedrà in campo praticamente solo una squadra.

Nella ripresa la Lazio scompare

La mossa che cambia le sorti del match è del tecnico del Cluj che inserisce Omrani al posto di Traore. L’attaccante francese è un incubo per la retroguardia laziale che non riesce praticamente mai ad arginarlo. Dopo due chance sprecate in modo piuttosto clamoroso dall’attaccante nei primi dieci minuti è il solito Jony al 63’ a provare a dare la sveglia ai compagni con un destro potente dai 30 metri ribattuto dal portiere. L’iniziativa però non sortisce l’effetto sperato e al 75’ il Cluj mette le freccia del sorpasso. Omrani colpisce prima la traversa e poi ribatte in rete di testa approfittando di una dormita di Strakosha. E’ il 2-1 che fa riemergere i fantasmi di Ferrara. A nulla servono i tardivi inserimenti di Lulic e Adekanye e una buona chance nel finale fallita da Cataldi. La Lazio comincia male la sua corsa europea e mostra un’evidente fragilità mentale. La seconda sconfitta consecutiva è già un campanello d’allarme. Toccherà a Inzaghi disinnescare quanto prima tutti gli allarmi. 

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