Italia Under 21: da Fabbian a Miretti, che bella gioventù

Leggi il commento sulla prestazione degli azzurrini di Carmine Nunziata
Italia Under 21: da Fabbian a Miretti, che bella gioventù© LAPRESSE
Fabio Massimo Splendore
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Bisognava ripartire bene, riannodando il filo delle qualificazioni all’Europeo Under 21 del prossimo anno, con un risultato che ci mettesse al riparo dalla certa (non ce ne vogliano gli amici di San Marino) vittoria della Repubblica d’Irlanda sotto il Monte Titano: 7-0, proprio come l’Italia all’ultima uscita novembrina, prima della lunga sosta d’inverno. Ebbene senza alzare troppo i ritmi, né curare troppo la mira, i ragazzi di Carmine Nunziata lasciano Cesena con tre punti e un 2-0 rassicurante contro la Lettonia, che ha provato a darci la scarichetta di brividi al pronti via. Poi è venuta fuori la qualità azzurra, che inevitabilmente basta da sola a regolare i lettoni anche a basso numero di giri, con qualche conclusione morbida e imprecisa e qualche acuto su cui costruire la vittoria.

Italia U21: talento e gioventù

Ebbene sì, quella azzurrina è proprio una bella gioventù, irrorata di talento: Calafiori, Ruggeri, Zanotti, Prati, Casadei (che l’ha sbloccata), Miretti, Fabbian sono cavallini di razza capaci di portare dentro l’Under 21 il talento che finalmente ci abituiamo a vedere di più anche nei club. Perché se è stata spesso questa nazionale - l’ammiraglia delle giovanili - a porre i giovani sotto i riflettori delle prime squadre, adesso il trend stiamo imparando ad invertirlo un po’. Non mollate, cari vecchi club, mi raccomando: si può far meglio e di più, sempre. Ma quando vedi Calafiori e Fabbian (il centrocampista a segno ieri) abbracciarsi, l’azzurro diventa rossoblù quasi in dissolvenza, per le volte in cui li ricordi tante volte nello stesso gesto ma con il Bologna. O quando apprezzi Miretti sprintare tra le linee e prendere per mano la squadra accendendola, ti viene subito in mente Allegri e il coraggio di puntarci da un bel po’ alla Juventus. E così Prati a Cagliari, Ruggeri a Bergamo. E via andando, con Gnonto che in questa Italia si muove conoscendo a memoria lo spartito e ispirandolo negli ultimi venti metri. Senza mettersi lì a dire che Bove e Baldanzi, per esempio, non li hai perché rientrati alla base in anticipo a gestire vicende fisiche. E Volpato sta a letto (ma in ritiro) con febbre e placche. Prepariamoci presto a vedere stabilmente all’opera Desplanches, per ora secondo a Palermo: un gran bel portiere, il titolare di questa Under 21, dentro la scuola italiana che rifiorisce. E martedì c’è la Turchia al Mazza di Ferrara. Volare a +4 dagli irlandesi? Si può, sì che si può.


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