Moviola Serie A: Guida sempre top, Piccinini di grinta

Roma-Juve, giusti i due rigori: rivedibile l'aspetto disciplinare. Fallo sul gol di Okaka, Volpi sorvola
Moviola Serie A: Guida sempre top, Piccinini di grinta© Getty Images

Almeno sette episodi, sei giudicati in campo e uno al VAR, senza un errore. Perfetto? Quasi, perché qualcosa c’è, dal punto di vista disciplinare non è stato alla stessa altezza dell’aspetto tecnico. Ma è stata una notte molto positiva per Marco Guida, 38 anni, internazionale, che ha colto tutte le situazioni più difficili. Del disciplinare si diceva: nel primo tempo, troppi 6 gialli (con appena 11 falli), alla fine saranno 9 (25 falli).

Punizione su CR7

C’è la punizione che ha portato al primo gol della Juve: Mancini da dietro tocca col ginocchio sinistro la parte dietro della coscia di Ronaldo.

Rigore senza rosso

Veretout viene anticipato da Dybala, c’è una prima trattenuta sulla maglia che però non sembra così fallosa, c’è poi il contatto sulla gamba sinistra che l’argentino allarga in maniera furba per difendere la posizione, Guida vede questo contatto (e questo è, eventualmente, punibile), per questo non espelle il francese, considerando “genuino” il suo intervento.

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Non punibili

Tocco di Pellegrini, Rabiot davanti ha il braccio sinistro attaccato al corpo: intervento non punibile con il rigore. Così come è bravo Guida a cogliere che il pallone calciato da Mancini colpisce De Ligt in faccia. Ancora Rabiot protagonista: fa un’autogiocata (con la coscia sinistra), il pallone gli scivola sul petto e poi sul braccio destro che è altissimo e largo. Lo salva il lodo-Granqvist.

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Tutto al Var

Guida è coperto dal corpo dello stesso Alex Sandro e non può vedere che il pallone colpito di testa da Ünder colpisce il giocatore bianconero al basso ventre, sta scivolando fuori dal campo ma il brasiliano con un movimento del braccio sinistro lo tocca. Mazzoleni invita l’arbitro nato a Pompei all’OFR (On Field Review), corretta la decisione di assegnare il calcio di rigore.

Contro l'Ifab

Sembra di assistere ad una crociata anti-Ifab, anche se l’organismo internazionale ha fatto, almeno a parole, marcia indietro sui fuorigioco «di un naso» per usare le parole di Ceferin. Perché Higuain, servito da Ronaldo, ha mezzo piede in off side. Lo pizzica Meli, il VAR conferma gol annullato.


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VOLPI 6

Udinese-Sassuolo 3-0

C’è un’ombra nella partita del Can B della sezione di Arezzo Manuel Volpi, alla seconda gara stagionale in serie A, la quarta in carriera (il prossimo anno sarà quella la sua categoria, già promosso). In una gara facilissima (zero ammoniti, 26 falli, tredici per parte, i numeri del ragazzo nato a Città della Pieve), si perde un doppio “blocco” di Becao sul primo gol del Sassuolo: al momento del cross dopo l’angolo, che porterà alla rete di Okaka, in area Becão trattiene a due mani, tenendolo lontano, Toljan, poi si accorge che Ferrari sta seguendo il “ricciolo” di un compagno, si tira indietro con la schiena e stende il difensore neroverde. Volpi non se ne accorge (sta seguendo il pallone) il VAR (il neo internazionale Maresca) rimane zitto zitto, a nostro avviso fa bene il Sassuolo (che già si era lamentato domenica scorsa, non è certo stato trattato in guanti bianchi) a protestare. Corretto,invece, non assegnare il rigore per il tocco di mano di Obiang, su rovesciata da dietro di Okaka: ricorda molto l’episodio Castrovilli-Zielinski in Fiorentina-Napoli alla prima giornata, che fu considerato rigore fino a nuovo ordine.

DOVERI 6,5

Fiorentina-Spal 1-0

Indisposizione per La Penna, richiamato in fretta Doveri (era quarto uomo sabato sera a Inter-Atalanta) per sostituirlo. Resta una perplessità (e la partita lo ha confermato): Abbattista (8º anno e 125 gare in B più 12 partite in A, insomma, non un novellino) proprio non poteva farla? Questo al netto del valore dell’internazionale di Roma1, che così bissa Napoli-Inter di lunedì scorso. Doveri chiude con due soli ammoniti e 28 falli fischiati. Corretto annullare la rete di Boateng sul tiro di Chiesa: posto che c’è un dubbio anche sulla posizione del ghanese, il gol non vale per l’off side di Pezzella sul tiro di Benassi. Protesta la Spal, chiedendo un rigore per un fallo su Di Francesco, ma l’intervento di Milenkovic avviene comunque fuori area (e dunque fuori dalla giurisdizione del VAR). Check anche sulla rete di Pezzella (Doveri è proprio dietro l’azione, con visuale libera): il viola sale molto alto ma finisce per appoggiare il braccio destro sulle spalle di Cionek, che di suo esagera con la coreografia, confermando all’arbitro di aver preso la decisione giusta.

 


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CALVARESE 6,5

Sampdoria-Brescia 5-1

Torna in campo Calvarese dopo la finale di Supercoppa italiana, diretta non bene. L’arbitro della Val Vomano riprede il cammino (positivo) in serie A. Gli episodi: corretto convalidare la rete di Chancellor: al momento del colpo di testa di Torregrossa, lo tengono in gioco in 5, l’ultimo dei quali è Vieira, che sana anche la posizione di Balotelli. Sul gol di Jankto, c’è un fallo netto di Sabelli, che trattiene con il braccio destro la maglietta di Quagliarella, Calvarese fa bene ad attendere quella frazione di secondo in è più e questo spiega all’attaccante blucerchiato, che protestava. Corretto annullare la rete di Balotelli, Torregrossa parte ampiamente in fuorigioco. Nessun dubbio sul rigore assegnato alla Samp: sul tocco di Thorsby, Mangraviti ha il braccio sinistro troppo largo per non essere considerato punibile.

PICCININI 6

Torino-Bologna 1-0

Affronta la partita di petto, Piccinini, in una caso forse anche troppo (l’espressione con la quale si rivolge alle ennesime proteste di Berenguer non è proprio da educande): deciso nell’interpretazione degli episodi, chiude la sfida con 30 falli fischiati e ben 8 ammoniti più Mazzarri, ormai un habitué in fatto di sanzioni per proteste (fra l’altro dopo la rete di Berenguer), che era già stato avvisato prima (sul giallo per De Silvestri, da dietro e in ritardo su Sansone). Il Bologna chiede un rigore per un tocco di braccio/spalla di Ola Aina su incursione di Palacio, ma il braccio è al corpo, difficile considerarlo punibile. Più complicato spiegare perché non è successo nulla sul braccio larghissimo di Lukic, dopo la rovesciata di Orsolini (dubbi però che il pallone sia rimasto in campo). Unica spiegazione, che pur Soriano abbia sfiorato il pallone con il destro. Nell’occasione, fra l’altro, anche l’entrata di Lukic su Sansone meritava più attenzione. Rischia Bani, già ammonito (il primo cartellino è discutibile) quando interviene su Belotti.

MARIANI 6,5

Verona-Genoa 2-1

Punto primo: linee del campo (delle due aree, in particolare) storte. Lo nota Mariani, lo nota anche e soprattutto Rizzoli (che era allo stadio), si scende in campo, si controlla mentre gli addetti le ritracciano. Per l’arbitro di Aprilia si è trattato dell’unica cosa storta della serata, più che positiva: sempre vicino all’azione, molto sereno nei provvedimenti presi. Corretto assegnare al Verona il rigore: l’intervento di Romero ai danni di Zaccagni è scomposto quanto ingenuo, il fatto che sfiori il pallone dopo aver tamponato l’avversario non conta granché. Ok la simulazione di Favilli: non è rigore.


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Almeno sette episodi, sei giudicati in campo e uno al VAR, senza un errore. Perfetto? Quasi, perché qualcosa c’è, dal punto di vista disciplinare non è stato alla stessa altezza dell’aspetto tecnico. Ma è stata una notte molto positiva per Marco Guida, 38 anni, internazionale, che ha colto tutte le situazioni più difficili. Del disciplinare si diceva: nel primo tempo, troppi 6 gialli (con appena 11 falli), alla fine saranno 9 (25 falli).

Punizione su CR7

C’è la punizione che ha portato al primo gol della Juve: Mancini da dietro tocca col ginocchio sinistro la parte dietro della coscia di Ronaldo.

Rigore senza rosso

Veretout viene anticipato da Dybala, c’è una prima trattenuta sulla maglia che però non sembra così fallosa, c’è poi il contatto sulla gamba sinistra che l’argentino allarga in maniera furba per difendere la posizione, Guida vede questo contatto (e questo è, eventualmente, punibile), per questo non espelle il francese, considerando “genuino” il suo intervento.

Roma-Juve 1-2: Sarri Campione d'inverno. Grave infortunio per Zaniolo 

Non punibili

Tocco di Pellegrini, Rabiot davanti ha il braccio sinistro attaccato al corpo: intervento non punibile con il rigore. Così come è bravo Guida a cogliere che il pallone calciato da Mancini colpisce De Ligt in faccia. Ancora Rabiot protagonista: fa un’autogiocata (con la coscia sinistra), il pallone gli scivola sul petto e poi sul braccio destro che è altissimo e largo. Lo salva il lodo-Granqvist.

Infortunio Zaniolo, ecco quando tornerà: i tempi di recupero

Tutto al Var

Guida è coperto dal corpo dello stesso Alex Sandro e non può vedere che il pallone colpito di testa da Ünder colpisce il giocatore bianconero al basso ventre, sta scivolando fuori dal campo ma il brasiliano con un movimento del braccio sinistro lo tocca. Mazzoleni invita l’arbitro nato a Pompei all’OFR (On Field Review), corretta la decisione di assegnare il calcio di rigore.

Contro l'Ifab

Sembra di assistere ad una crociata anti-Ifab, anche se l’organismo internazionale ha fatto, almeno a parole, marcia indietro sui fuorigioco «di un naso» per usare le parole di Ceferin. Perché Higuain, servito da Ronaldo, ha mezzo piede in off side. Lo pizzica Meli, il VAR conferma gol annullato.


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