CALVARESE 6,5
Sampdoria-Brescia 5-1
Torna in campo Calvarese dopo la finale di Supercoppa italiana, diretta non bene. L’arbitro della Val Vomano riprede il cammino (positivo) in serie A. Gli episodi: corretto convalidare la rete di Chancellor: al momento del colpo di testa di Torregrossa, lo tengono in gioco in 5, l’ultimo dei quali è Vieira, che sana anche la posizione di Balotelli. Sul gol di Jankto, c’è un fallo netto di Sabelli, che trattiene con il braccio destro la maglietta di Quagliarella, Calvarese fa bene ad attendere quella frazione di secondo in è più e questo spiega all’attaccante blucerchiato, che protestava. Corretto annullare la rete di Balotelli, Torregrossa parte ampiamente in fuorigioco. Nessun dubbio sul rigore assegnato alla Samp: sul tocco di Thorsby, Mangraviti ha il braccio sinistro troppo largo per non essere considerato punibile.
PICCININI 6
Torino-Bologna 1-0
Affronta la partita di petto, Piccinini, in una caso forse anche troppo (l’espressione con la quale si rivolge alle ennesime proteste di Berenguer non è proprio da educande): deciso nell’interpretazione degli episodi, chiude la sfida con 30 falli fischiati e ben 8 ammoniti più Mazzarri, ormai un habitué in fatto di sanzioni per proteste (fra l’altro dopo la rete di Berenguer), che era già stato avvisato prima (sul giallo per De Silvestri, da dietro e in ritardo su Sansone). Il Bologna chiede un rigore per un tocco di braccio/spalla di Ola Aina su incursione di Palacio, ma il braccio è al corpo, difficile considerarlo punibile. Più complicato spiegare perché non è successo nulla sul braccio larghissimo di Lukic, dopo la rovesciata di Orsolini (dubbi però che il pallone sia rimasto in campo). Unica spiegazione, che pur Soriano abbia sfiorato il pallone con il destro. Nell’occasione, fra l’altro, anche l’entrata di Lukic su Sansone meritava più attenzione. Rischia Bani, già ammonito (il primo cartellino è discutibile) quando interviene su Belotti.
MARIANI 6,5
Verona-Genoa 2-1
Punto primo: linee del campo (delle due aree, in particolare) storte. Lo nota Mariani, lo nota anche e soprattutto Rizzoli (che era allo stadio), si scende in campo, si controlla mentre gli addetti le ritracciano. Per l’arbitro di Aprilia si è trattato dell’unica cosa storta della serata, più che positiva: sempre vicino all’azione, molto sereno nei provvedimenti presi. Corretto assegnare al Verona il rigore: l’intervento di Romero ai danni di Zaccagni è scomposto quanto ingenuo, il fatto che sfiori il pallone dopo aver tamponato l’avversario non conta granché. Ok la simulazione di Favilli: non è rigore.