Roma-Genoa 3-3: i giallorossi si fanno rimontare tre volte. Lazio show, rimonta Atalanta

Il Cagliari perde in casa con il Brescia dell'ex Cellino. Zaza lancia il Torino con una doppietta. Il Bologna pareggia a Verona, con Mihajlovic in panchina
Roma-Genoa 3-3: i giallorossi si fanno rimontare tre volte. Lazio show, rimonta Atalanta
Valerio Minutiello
7 min

 

Roma-Genoa 3-3


Un difensore centrale serve eccome, e chissà se basterà a risolvere i problemi. La nuova Roma targata Fonseca, spregiudicata e votata all'attacco, passa in vantaggio tre volte e tre volte si fa riprendere. Segna gol spettacolari e ne incassa altrettanti per banali disattenzioni. Ne esce un pareggio che non può accontentare il tecnico giallorosso e la società. Alla vigilia del derby - con la Lazio che ha fatto vedere sul campo della Samp quanto è micidiale con le ripartenze - l'allarme è già scattato. L’impronta del portoghese si vede subito. La Roma attacca e pressa con la difesa molto alta, seguendo la sua filosofia di gioco. I tifosi apprezzano e possono esultare dopo soli 5 minuti, quando Under realizza il primo gol stagionale con un sinistro imprendibile. Due minuti dopo il turco ha la possibilità di raddoppiare, ma stavolta non inquadra la porta. Dopo aver mostrato la sua potenza in attacco, la Roma fa vedere anche tutti i suoi limiti in difesa: al 16’ Pinamonti trova il pareggio al primo tiro in porta, sfruttando le distrazioni di Juan Jesus e Fazio. I giallorossi tornano in vantaggio al 30’ con un gran gol di Dzeko, il bomber ritrovato. Al 43’ un’altra ingenuità di Juan Jesus, che atterra in scivolata Pinamonti, permette a Criscito di ottenere ancora il pareggio, su rigore. Nella ripresa la Roma trova subito, e per la terza volta, il vantaggio. Al 49’ Kolarov su punizione colpisce la traversa interna e la goal-line technology segnala a Calvarese che la palla ha superato la linea di qualche millimetro. La Roma però si fa riprendere ancora una volta. Fonseca inserisce Mancini per Juan Jesus, ma non risolve i problemi difensivi: al 70’ Kouame tutto solo in area, può segnare di testa in tuffo il gol del 3-3. Fonseca inserisce Pastore al posto di Kluivert. Al 77’ debutta anche Zappacosta, che entra per uno sfinito Florenzi. Proprio l'ex di Torino e Chelsea al 92' si divora il gol del possibile 4-3, mancando il pallone davanti alla porta. La Roma esce con un punto dopo essersi fatta rimontare tre volte, e i tifosi non apprezzano: all'Olimpico piovono fischi. E' una squadra con due volti, Fonseca deve lavorare ancora molto.

Sampdoria-Lazio 0-3

Di Francesco dimentica la Roma, ma inizia la sua nuova vita da allenatore con un brutto ko contro la Lazio. Immobile dà spettacolo e realizza una bella doppietta sfondando anche quota 100 in campionato. Al 9’ il primo squillo del match porta la firma di Milinkovic-Savic, che impegna Audero con un tiro velenoso da fuori. La Lazio fa la partita, mentre il tridente della Samp, con il capocannoniere in carica Quagliarella al centro, è sterile. Dopo un altro paio di occasioni sciupate, il meritato vantaggio arriva al 38’ con un bellissimo pallonetto di Immobile, lanciato in profondità sul filo del fuorigioco da Luis Alberto: è il gol numero 100 in serie A. Serve il check del Var, ma la posizione dell’attaccante è regolare. Al 42’ la Samp sfiora il pareggio, ma Strakosha è strepitoso su Vieira. Avvio della ripresa da brivido. Audero prima sfiora un clamoroso autogol, poi si riscatta evitando il raddoppio di Immobile con un miracolo. La resistenza della Samp però crolla presto: al 56’ Correa firma il 2-0 al termine di una ripartenza perfetta. Al 62’ Immobile mette a segno la doppietta personale e chiude i giochi, raccogliendo un assist fenomenale da 50 metri di Milinkovic. Inzaghi parte benissimo e può preparare il derby con grande serenità. 

Spal-Atalanta 2-3

L'Atalanta inizia il campionato con una rimonta pazzesca: da 2-0 a 2-3, confermando di essere ormai una grande. Ottimo avvio della Spal, che colpisce dopo soli 6 minuti con Di Francesco lanciato a rete da Petagna. Al 26’ arriva il raddoppio con Petagna: una grossa parte del merito va anche a Igor protagonista del cross basso dopo una serie di doppi passi. Al 34’ Gosens trova il gol che riapre il match. Al 40’ Zapata di testa colpisce la traversa. Muriel è in panchina per i postumi di un'influenza, ma entra al 55’ e cambia il match: il colombiano realizza la doppietta al 71’ e al 76 che ribalta il risultato. Finisce così: l'Atalanta vince in rimonta e riparte da big, dopo il terzo posto dello scorso campionato. 

Cagliari-Brescia 0-1

Var protagonista alla Sardegna Arena: due gol annullati e un rigore concesso alla neopromossa Brescia. Cellino torna a Cagliari per la prima volta da avversario, accolto dagli applausi dei tifosi sardi. Gli occhi sono puntati anche su Nainggolan, che si riprende le chiavi del centrocampo anche se non brilla. La squadra di Maran parte bene, ma non morde. Il Brescia prende coraggio e si vede annullare due gol dal Var, prima di trovare il vantaggio nella ripresa su rigore, anche questo concesso grazie all’ausilio della tecnologia per un fallo di mano di Cerri. Il Cagliari non riesce ad acciuffare il pari, anche grazie alle parate di Joronen, e alla fine deve arrendersi alla neopromossa Brescia, che si prende tre punti preziosi in attesa di Balotelli. Cellino festeggia il ritorno in A con una vittoria contro la sua Cagliari. 

Torino-Sassuolo 2-1

Il Torino non accusa le fatiche di Europa League e si prende i primi tre punti al debutto in casa contro il Sassuolo. Protagonista assoluto Zaza, autore di una doppietta: il primo gol lo firma al 14’ di testa, il raddoppio al 55’ con una deviazione fortuita di polpaccio su tiro di Belotti. Al 71’ Caputo riapre il match in tap-in dopo un palo colpito da Boga.Il Sassuolo sfiora il pari all’83’, poi Belotti deve abbandonare il campo in preda ai crampi. 


Verona-Bologna 1-1

Partita dal sapore speciale per la presenza di Mihajlovic sulla panchina del Bologna. Il tecnico, dopo 41 giorni in ospedale, ha raggiunto la sua squadra a Verona. Al 13’ Dawidowicz affossa Orsolini in area: rigore ed espulsione. Dal dischetto Sansone non sbaglia, anche se scivola al momento del tiro. Il Verona trova il pareggio al 36’ con un sinistro a giro strepitoso di Veloso. Nella ripresa non succede molto: nel finale il Bologna ci prova e il Verona in inferiorità numerica si difende con ordine. Alla fine è un pareggio, ma la partita l'ha vinta Mihajlovic tornando in panchina.

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