Tutto sulla volata per l’Europa: gli scenari possibili

Se il sesto posto può valere anche la Champions, il 7° nella maggior parte delle ipotesi garantirà l’Europa League
Tutto sulla volata per l’Europa: gli scenari possibili

È come un tetris, un gioco a incastri formato Europa. Più che una corsa, quella alle coppe è un trama piena di intrighi. Dunque: occhio ai colpi di scena. Sesto e settimo posto della Serie A sono due approdi ambiti, ma che vanno configurati e settati a seconda degli scenari. Tante sono le incognite, due su tutte: la finale di Coppa Italia e quella di Europa League. In entrambi i casi l’Atalanta rischia di essere la variabile che può decidere molte delle storie nell’anno che verrà. Nella selva di intrecci, però, due ne semplificano la complessità. 

Niente Europa League

Il primo: nessuna squadra italiana vince l’Europa League (finale il 22 maggio a Dublino). Ne sapremo di più il prossimo 9 maggio, quando Roma e Atalanta giocheranno le semifinali di ritorno contro Marsiglia e Leverkusen. Se nessuna delle due dovesse accedere all’atto finale verrebbe a configurarsi una prima situazione sufficientemente chiara: a quel punto, anche l’ottavo posto in A dovrebbe valere la partecipazione a una coppa europea. Ma perché accada bisogna dare per scontato alcuni fattori: che la Juventus conquisti un posto in Champions League (le mancano 5 punti per l’aritmetica) e che l’Atalanta che non scivoli più in basso del settimo posto in classifica, il che le darebbe il pass per l’Europa League a prescindere dall’esito della finale di Coppa Italia (che si gioca il 15 maggio).

Tante domande

Quattro giornate alla conclusione del campionato tra i più incerti di sempre e ancora tantissime domande da porsi. Per esempio: il Bologna è già in Europa? A oggi la squadra di Thiago Motta è aritmeticamente nelle prime otto, e può dirsi sicura, numeri alla mano, di un posto in una coppa europea. Quale competizione è il punto. Il Bologna ha il destino in mano. Altrimenti l’Atalanta può essere l'ago della bilancia: infatti, se la squadra di Gasperini crollasse chiudendo al nono posto ma vincendo la Coppa Italia, in Europa League andrebbero il club bergamasco con la sesta in classifica, mentre in Conference accederebbe la settima. Domande se ne fa anche la Fiorentina. Eliminata dalla Coppa Italia, può raggiungere l’Europa League solo con il piazzamento in campionato o la conquista della Conference. Se la Viola vincesse ad Atene e in campionato chiudesse con un piazzamento che di per sé vale la terza coppa, allora nella prossima Conference l’Italia non sarebbe rappresentata. 


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Altre ipotesi

Secondo scenario: un'italiana vince l’Europa League. L’augurio è che accada, ovviamente. Questo modificherebbe ulteriormente (e non di poco) l’assetto complessivo delle italiane qualificate in Europa. Le combinazioni passano ancora una volta dai risultati europei di Roma e Atalanta. Se una delle due dovesse vincere la competizione, la qualificazione alla Champions sarebbe automatica. Ma il piazzamento in campionato (e nel caso dell’Atalanta anche l’esito della Coppa Italia) varierebbe i confini tra Europa League e Conference. A quel punto si avrebbe addirittura un gruppo di sei squadre in Champions, perdendo un posto in Europa League o alla Conference a seconda del piazzamento della vincitrice dell’EL. Il bello deve ancora venire. 


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È come un tetris, un gioco a incastri formato Europa. Più che una corsa, quella alle coppe è un trama piena di intrighi. Dunque: occhio ai colpi di scena. Sesto e settimo posto della Serie A sono due approdi ambiti, ma che vanno configurati e settati a seconda degli scenari. Tante sono le incognite, due su tutte: la finale di Coppa Italia e quella di Europa League. In entrambi i casi l’Atalanta rischia di essere la variabile che può decidere molte delle storie nell’anno che verrà. Nella selva di intrecci, però, due ne semplificano la complessità. 

Niente Europa League

Il primo: nessuna squadra italiana vince l’Europa League (finale il 22 maggio a Dublino). Ne sapremo di più il prossimo 9 maggio, quando Roma e Atalanta giocheranno le semifinali di ritorno contro Marsiglia e Leverkusen. Se nessuna delle due dovesse accedere all’atto finale verrebbe a configurarsi una prima situazione sufficientemente chiara: a quel punto, anche l’ottavo posto in A dovrebbe valere la partecipazione a una coppa europea. Ma perché accada bisogna dare per scontato alcuni fattori: che la Juventus conquisti un posto in Champions League (le mancano 5 punti per l’aritmetica) e che l’Atalanta che non scivoli più in basso del settimo posto in classifica, il che le darebbe il pass per l’Europa League a prescindere dall’esito della finale di Coppa Italia (che si gioca il 15 maggio).

Tante domande

Quattro giornate alla conclusione del campionato tra i più incerti di sempre e ancora tantissime domande da porsi. Per esempio: il Bologna è già in Europa? A oggi la squadra di Thiago Motta è aritmeticamente nelle prime otto, e può dirsi sicura, numeri alla mano, di un posto in una coppa europea. Quale competizione è il punto. Il Bologna ha il destino in mano. Altrimenti l’Atalanta può essere l'ago della bilancia: infatti, se la squadra di Gasperini crollasse chiudendo al nono posto ma vincendo la Coppa Italia, in Europa League andrebbero il club bergamasco con la sesta in classifica, mentre in Conference accederebbe la settima. Domande se ne fa anche la Fiorentina. Eliminata dalla Coppa Italia, può raggiungere l’Europa League solo con il piazzamento in campionato o la conquista della Conference. Se la Viola vincesse ad Atene e in campionato chiudesse con un piazzamento che di per sé vale la terza coppa, allora nella prossima Conference l’Italia non sarebbe rappresentata. 


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