Gasperini lancia l'Atalanta: "Possiamo anche arrivare terzi"

Il tecnico nerazzuro: "Con una vittoria metteremmo il punto alla stagione. C'è una tensione positiva, siamo vicini al traguardo Champions. I ragazzi sono stati straordinari, sempre continui nelle prestazioni. Copenaghen? Forse l'eliminazione è stata una fortuna"
Gasperini lancia l'Atalanta: "Possiamo anche arrivare terzi"© ANSA
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BERGAMO - "Una nostra vittoria domani metterebbe il punto ad una stagione esaltante". Ne è consapevole Gian Piero Gasperini, alla vigilia dell'ultima gara di campionato con il Sassuolo che può regalare la certezza della qualificazione in Champions: "Dipende tutto da noi - prosegue in conferenza stampa -, non abbiamo bisogno di ascoltare i risultati degli altri campi. Paradossalmente potremmo anche arrivare terzi, migliorerebbe ancora di più questa annata". Ad inizio stagione i nerazzurri rischiavano la retrocessione, poi è cambiato qualcosa: "Non è solo il girone di ritorno, sono undici giornate del girone di andata. A gennaio eravamo in corsa su tutti i fronti, c'è stata una grande continuità di risultati e di prestazioni. Ci hanno detto che giochiamo bene, ma sono i punti a essere importanti. Due anni fa ne abbiamo fatti di più, però quest'anno abbiamo battuto spesso le squadre più forti, è una cavalcata perché partivamo da dietro. I ragazzi sono stati straordinari, vorrei che venissero girati i complimenti fatti a me. Abbiamo fatto anche 100 gol in stagione, c'è grande qualità". Sulla carta la partita con il Sassuolo si giocherà in casa ma in realtà...sarà una trasferta al Mapei Stadium, casa dei neroverdi: "È una delle follie della stagione, ma siamo passati sopra a tante cose. In una giornata così avrei preferito giocare a Bergamo, ma dietro c'è anche lo stadio nuovo, un altro grande traguardo della società".

Emozione

"La tensione c'è, ma è positiva: siamo vicini al traguardo. Prima il nostro obiettivo massimo era l'Europa League, non pensavamo di poter arrivare in Champions a una giornata dalla fine. A ottobre, quando mi è stato chiesto cosa firmare, ho risposto "io voglio giocarmela". Il titolo poi è stato "Voglio la Champions", un po' diverso. Nonostante sia oltre, c'è un po' di attesa per domani. Un altro aspetto straordinario è la gente. Si è cominciato a luglio da Reggio Emilia, con migliaia di persone: questo fa capire quanto conta l'Europa. Paradossalmente uscire con il Copenaghen è stata una fortuna, forse non saremmo riusciti a fare una stagione del genere se avessimo continuato in Europa League. Ora siamo in trance agonistica". 

Segnare per vincere

"Fare gol è stato il comune denominatore della nostra stagione. Quando non ci siamo riusciti, tipo Chievo ed Empoli, non abbiamo vinto. Solitamente vince chi prende meno gol, ma serve anche un buon attacco. Manca una partita e dobbiamo vincere, nessuno gioca sotto attenzione e noi abbiamo acquisito credibilità. Da settimane sentiamo gli occhi dei gufi, ma la nostra non sarà l'unica gara difficile. La nostra media punti è stata alta, non ci sono stati momenti alti o bassi, ma grande costanza. Con il Milan ci fu un passo falso, ma non fummo fortunati. Contro il Torino invece avevamo già la testa alla semifinale con la Fiorentina - conclude Gasperini -".


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