La Curva Nord tuona: «Icardi piccolo uomo»

Gli ultras dell'Inter durissimi contro l'ex capitano che hanno fischiato anche ieri, mentre il resto dello stadio lo applaudiva. Duro comunicato pubblicato oggi su Facebook dalla Curva.
La Curva Nord tuona: «Icardi piccolo uomo»© LAPRESSE
Andrea Ramazzotti
3 min

MILANO - Mauro Icardi infiamma l’Inter. Venerdì e ieri Wanda Nara ha ribadito che il numero 9 resterà in nerazzurro anche la prossima stagione, mentre contro la Roma San Siro si è diviso tra coloro che lo hanno fischiato e quelli che invece lo hanno applaudito. Sia quando sono state lette le formazioni sia quando l’attaccante è stato mandato in campo da Spalletti al posto di Nainggolan. I fischi e i cori offensivi sono arrivati soprattutto dalla Curva Nord che oggi ha spiegato la sua posizione attraverso un comunicato stampa sulla propria pagina Facebook ufficiale:

NOTA DURISSIMA - “Premettendo che ci spiace per tutti i gobbi mancati che popolano il resto di San Siro e fischiano contro la nostra coerenza solo perché affamati di vittoria - si legge -, noi non ci spostiamo di un millimetro. Quel piccolo uomo che indossa “la Nostra 9” non merita l’Inter, perché non ha dimostrato neppure quel minimo di correttezza professionale che qualunque “dipendente di una società” dovrebbe dimostrare esprimendo rispetto per la maglia, per il pubblico che in essa crede o quantomeno per la società per cui lavora. È nostra certezza che “il numero 9” non può esser figura su cui costruire un gruppo che possa costituire il futuro che tutti auspichiamo, un futuro che a nostro avviso non può e non dovrà mai passare per la vittoria a tutti i costi bensì attraverso una squadra e una società che dimostrino rispetto dei colori che rappresentano e diano sempre tutto per l’Inter, noi non chiediamo altro. Ci si dice se in altri campionati europei potrebbe succedere ciò che sta accadendo sui nostri spalti ma la domanda che facciamo noi è: “avete mai visto giocatori in altri campionati fingere infortuni, rifiutarsi di giocare, sogghignare davanti alle sconfitte della propria squadra ed abbandonare per mesi il gruppo imponendo poi il proprio rientro a mezzo avvocati? Ancora una volta la logica del populismo e lo strumento del fomentare le polemiche da parte dei media partorisce il mostro da attaccare per far salire ascolti ed aumentare i lettori ma a noi di giornalai asserviti nella migliore delle ipotesi al proprio ego ed alla propria patetica faziosità mascherata da oggettività non frega un cazzo. Chi si spaccia per tifoso della Beneamata e si sente frustrato dal bisogno di risultati, può serenamente abbonarsi allo Stadium dove la dignità non sta certo di casa e magari otterrà più soddisfazioni, noi invece siamo l’Inter”.

CHE CLIMA - Spalletti ieri ha utilizzato Icardi solo nella ripresa, con la squadra sotto nel punteggio, e inizialmente gli ha preferito Lautaro Martinez. Facile immaginare che la scelta sarà la stessa anche nelle prossime gare a iniziare da quella di sabato contro la Juventus. A fine stagione, poi, ci sarà la resa dei conti con Maurito che difficilmente potrà restare in nerazzurro a dispetto delle rassicurazioni di Wanda Nara. Con Spalletti il rapporto è compromesso da tempo e se dovesse rimanere il tecnico toscano, l’addio sarebbe scontato. Anche con un altro allenatore alla Pinetina, però, il finale difficilmente sarebbe diverso perché la società non ha gradito il tormentone sulla fascia e il comportamento dell’argentino. Insomma, la separazione è scontata per la gioia della Curva Nord.


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