Lautaro condannato per licenziamento della baby sitter: lo sfogo sui social

Il Tribunale di Milano ha emesso la sentenza sul caso della giovane ragazza, affetta da una grave malattia e licenziata dall'attaccante dell'Inter: i dettagli e le parole su Instagram
Lautaro condannato per licenziamento della baby sitter: lo sfogo sui social© Inter via Getty Images
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MILANO - Lautaro Martinez è stato condannato a un risarcimento dalla Sezione Lavoro del Tribunale di Milano per avere licenziato una baby sitter argentina di 27 anni affetta da una grave malattia e morta pochi mesi dopo. Il licenziamento è stato considerato illegittimo dal giudice, e sarebbe avvenuto durante il periodo di "comporto" della donna, cioè nei giorni di malattia dopo avere ricevuto la terribile diagnosi. L'attaccante dell'Inter dovrà risarcire i suoi familiari

Lautaro condannato: la ricostruzione

Dopo essere stata ricoverata a causa di forti dolori all'addome, la ragazza si è vista recapitare il licenziamento da parte di Lautaro Martinez sul letto d'ospedale. La motivazione sarebbe un preteso superamento del periodo di comporto. La giovane argentina si è rivolta ad uno studio legale, arrivando fino all'intervento del Tribunale di Milano. Il giudizio pendente è stato riassunto dagli eredi della ragazza dopo la sua morte, ed ora è arrivata la sentenza contro l'attaccante.

Lautaro, lo sfogo sui social: "Che razza di persone siete"

Sui social Lautaro si è sfogato sulla situazione: "Avevo deciso di rimanere in silenzio per rispetto. Ma non permetterò che venga infamata la mia famiglia. Abbiamo assunto una persona che era già malata, nostra amica da una vita. Abbiamo fatto molto per lei e la sua famiglia. Abbiamo pagato viaggi, aiutato a trovare i letti in ospedale, aiutato con le cure, con la sistemazione della famiglia che abbiamo dovuto convincere affinché venisse ad occuparsi della figlia che stava morendo. E la sua famiglia, mentre la figlia stava morendo, ha tentato di ottenere soldi da noi, ha tentato di approfittarsi della situazione anche dopo la morte. Noi l'aiuto, un grande aiuto, lo abbiamo dato a lei quando aveva bisogno. E ora tentate di infamarci? Che razza di persone siete che tentate di approfittare della morte di un figlio per ottenere denaro?".


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