Inter-Napoli: i Campioni frenano i futuri Campioni E Juan Jesus più forte di webeti e Acerbi

A San Siro grande prova d'orgoglio del Napoli che rimonta i nerazzurri, con le gambe pesanti dopo le fatiche di Madrid. Il gol dell'1-1 siglato dal difensore, inverecondamente offeso da molti suoi tifosi dopo l'errore di Cagliari e a Milano bersaglio degli insulti del difensore che gli ha chiesto scusa
Inter-Napoli: i Campioni frenano i futuri Campioni E Juan Jesus più forte di webeti e Acerbi© LAPRESSE

Sulla carta, San Siro doveva essere teatro del passaggio di consegne fra i Campioni d'Italia in carica e i futuri Campioni d'Italia (+14 sul Milan secondo in classifica), per i quali il ventesimo scudetto e la seconda stella sono soltanto una questione di tempo e di aritmetica. Invece, proprio in casa dei successori al trono, il Napoli ha disputato un'ottima prova, rimontando il gol di Darmian con Juan Jesus. Dove si dimostra che c'è una giustizia del calcio: il 25 febbraio scorso, a Cagliari, uno sfortunato errore del difensore propiziò il pareggio in extremis dei rossoblù e gli webeti si scatenarono al Social Bar, coprendolo di insulti beceri e volgari. Una fiera dell'inciviltà alla quale parteciparono anche molti tifosi della stessa squadra del trentaduenne difensore di Belo Horizonte, professionista esemplare, alla terza stagione consecutiva nelle fila partenopee.


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Inter, Acerbi rischia una lunga squalifica e non solo...

In casa Inter, Juan Jesus è risultato fra i migliori in campo, neutralizzando Lautaro e non soltanto per la rete decisiva ai fini del risultato, il gol dell'ex, il primo del brasiliano in questo campionato. Ma anche per avere parlato chiaro con l'arbitro La Penna, quando ha accusato Acerbi di averlo insultato e l'arbitro ha richiamato a sé l'interista. Il quale, ha raccontato Juan Jesus dopo la partita ,"poi si è scusato. Così siamo andati avanti con il gioco e, quando l'arbitro fischia la fine, tutto finisce. In campo ci sta dire di tutto e, ciò che succede in campo, rimane in campo. Acerbi è un bravo ragazzo, però ha esagerato e si è accorto di essere andato oltre con le parole". Che siano state di stampo razzista, lo capiremo dal referto del direttore di gara, poiché signorilmente Juan Jesus non è sceso nel dettaglio. Ma se l'epiteto, razzista lo è stato, Acerbi rischia una pesante squalifica e anche la maglia della Nazionale, dalla quale è stato convocato in vista dei test americani con Venezuela ed Ecuador. Ci auguriamo non sia così, perché, se così fosse, avremmo una riprova di quanto lunga, molto lunga sia la strada per estirpare il cancro del razzismo. Dagli stadi e anche dai campi. E non basta più chiedere scusa. Non basta assolutamente più.


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Sulla carta, San Siro doveva essere teatro del passaggio di consegne fra i Campioni d'Italia in carica e i futuri Campioni d'Italia (+14 sul Milan secondo in classifica), per i quali il ventesimo scudetto e la seconda stella sono soltanto una questione di tempo e di aritmetica. Invece, proprio in casa dei successori al trono, il Napoli ha disputato un'ottima prova, rimontando il gol di Darmian con Juan Jesus. Dove si dimostra che c'è una giustizia del calcio: il 25 febbraio scorso, a Cagliari, uno sfortunato errore del difensore propiziò il pareggio in extremis dei rossoblù e gli webeti si scatenarono al Social Bar, coprendolo di insulti beceri e volgari. Una fiera dell'inciviltà alla quale parteciparono anche molti tifosi della stessa squadra del trentaduenne difensore di Belo Horizonte, professionista esemplare, alla terza stagione consecutiva nelle fila partenopee.


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