Mughini difende Sarri e attacca il mercato Juve

Così il noto scrittore e giornalista: "Il tecnico, che molti crocifiggono, non c'entra nulla. In campo vanno i giocatori e quel che conta è che nessuno, tra quelli arrivati in estate, è decisivo"
Mughini difende Sarri e attacca il mercato Juve
2 min

ROMA - La sconfitta di Verona ha lasciato strascichi in casa Juve, con Sarri che si è detto "preoccupato" per i frequenti errori di superficialità e per i troppi punti persi in un campionato più equilibrato del solito, mentre oggi l'Inter può raggiungere i bianconeri in testa alla classifica e, contemporaneamente, la Lazio portarsi a -1. Il noto giornalista e scrittore di fede bianconera, Giampiero Mughini, ha espresso il suo pensiero su Dagospia a proposito del match del Bentegodi e, più in generale, sulla stagione della sua squadra del cuore. L'estratto più significativo è il paragrafo conclusivo, in cui esenta mister Sarri da molte responsabilità, attaccando piuttosto il mercato estivo di Fabio Paratici: "E comunque Sarri, che tanti miei amici juventini crocifiggono, non c’entra nulla. E’ un grande uomo di calcio, solo che non significa niente. In campo vanno i giocatori, sono loro che pensano e palleggiano e tirano e stoppano gli avversari. Quel che conta è che quest’anno siamo di un bel po’ di punti sotto la squadra di Allegri che non giocava chissà quale calcio ma che stravinceva. Quel che conta è che non uno dei giocatori arrivati quest’estate è minimamente decisivo. Niuno".

Mughini non si sofferma sul dualismo "da bar" Sarri-Allegri perché, se è vero che "le partite si vincono in difesa" e che, una volta trovato il vantaggio, la Juventus degli anni passati avrebbe messo in ghiaccio la partita, questa non è una squadra che "fluttua a meraviglia in attacco, nemmeno per idea". La sola nota lieta della serata veronese è rappresentata dal gol di Cristiano Ronaldo, definito una "meraviglia".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video