Napoli, Ounas: «In estate volevo andar via, sono rimasto per Ancelotti»

L'attaccante algerino: «Sono felicissimo di essere qui. Avere la stima dell'allenatore è importantissimo»
Napoli, Ounas: «In estate volevo andar via, sono rimasto per Ancelotti»© FOTO MOSCA
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NAPOLI - "Pensavo di andar via perché mi sentivo escluso, poi Ancelotti mi ha dato fiducia e ora voglio fare il massimo per il Napoli". Adam Ounas, intervenuto ai microfoni di "Radio Kiss Kiss", è pronto a togliersi soddisfazioni importanti con la maglia azzurra dopo una prima stagione da oggetto misterioso. "Quando sono tornato in ritiro non ero convinto di restare. Poi ho parlato con Ancelotti: mi ha detto che contava su di me e che avrei avuto spazio. Da quel momento sono felicissimo di essere in azzurro. Avere la stima dell'allenatore è importantissimo. Ancelotti parla con tutti i calciatori, mi dà forza e lavoro con grande intensità in allenamento così come i miei compagni", racconta l'algerino, a cui Ancelotti si era affidato per provare a ribaltare la gara contro la Samp.



KO CON LA SAMP - "Sono contento di essere entrato a Marassi ma sono dispiaciuto per la sconfitta. Ho provato a saltare l'uomo come nelle mie caratteristiche, peccato non essere riusciti a rimontare. Ma una sconfitta può capitare, noi dobbiamo proseguire sulla nostra strada ed essere pronti sin da sabato a cercare la vittoria".

FIDUCIA DE LAURENTIIS - Pronto a giocare su entrambe le fasce anche se preferisce quella destra ("anche in Francia giocavo lì ma l'importante è dare un contributo e aiutare i compagni"), Ounas sa di godere anche della fiducia di De Laurentiis, che ha speso belle parole per lui. "Sono felice che il presidente mi stimi. Purtroppo l'anno scorso non ho potuto dimostrare il mio valore, ma quest'anno ho già giocato quasi la metà dei minuti disputati nella scorsa stagione intera". Ounas spera anche di misurarsi presto col palcoscenico della Champions: "Ci teniamo moltissimo. Sarà molto delicata ed importante la prima partita. Noi vogliamo iniziare subito bene a Belgrado, poi vedremo. Di certo il girone è difficilissimo, ma nel calcio bisogna giocare perché tutto può accadere".(Ha collaborato Italpress).


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