Gattuso: Il Napoli pensa al Barcellona? Siamo muro a muro con l'ospedale

Il tecnico azzurro alla vigilia della sfida del Rigamonti: "Non dobbiamo pensare a Messi e al Barcellona. Il caso multe? Siamo professionisti e dobbiamo farci trovare pronti"
Gattuso: Il Napoli pensa al Barcellona? Siamo muro a muro con l'ospedale© SSC NAPOLI via Getty Images
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NAPOLI - Reduce dal successo sull’Inter in Coppa Italia e da quello sul Cagliari in campionato, Rino Gattuso cerca continuità per il Napoli nell’anticipo della 25ª giornata, domani a Brescia: “Abbiamo lavorato bene – dice Gattuso in conferenza stampa - Lozano non è al 100%, ma s'è allenato, con Allan tutto ok, l'avevo detto che non porto rancore, s'è allenato bene, anche Milik sta meglio”. Nessun problema con Allan, redarguito nei giorni scorsi per scarso impegno in allenamento: “E’ un giocatore come tutti e da loro pretendo il massimo impegno. Ci siamo guardati negli occhi e io, per il mio mestiere, non posso portare rancore. Ho visto un grande professionista che si è messo subito a disposizione della squadra, aiutando e facendosi aiutare”.

Vietato pensare a Napoli-Barcellona

Gattuso non vuole pensare ancora al grande sfida di Champions con il Barcellona: "Fino a martedì c'è tempo per pensarci. Ve lo dico in calabrese... noi siamo muro a muro con l'ospedale e pensiamo al Barcellona? La priorità è domani, giocherà la squadra migliore perché il Napoli con le piccole ha perso 20 punti. Domani sarà come a Cagliari, troveremo una squadra avvelenata, il Brescia ,dopo mezz'ora della fine con la Juve, già parlava di coltello tra i denti per il Napoli. Ci sarà da battagliare come avversario anche come ambiente". Il tecnico del Napoli insiste: "Non so poi se (i miei giocatori, n.d.r.) si nascondono e parlano quando non ci sono io, ma io non ho sentito parlare di Barcellona, da tre giorni prepariamo il Brescia, sul Barcellona non ci siamo arrivati, da sabato ne parleremo. Dobbiamo pensare al Brescia, a Balotelli, Lopez, non a Messi". Gattuso non vuole neanche distrazioni dal 'caso multe': "Dal 5 novembre stiamo con questo pensiero, ma noi dobbiamo giocare le partite. Noi abbiamo l'obiettivo di fare i professionisti e farci trovare pronti. E' successo il 5 novembre, non oggi. E se non si risolve? Noi dobbiamo guardare al nostro lavoro".

Gattuso: "Da calciatore soffrivo la Juve"

Ma come gestiva Gattuso, da calciatore, il doppio impegno tra campionato e coppe? “Ci riuscivo. Dico la verità. Soffrivo solo quando giocavo dopo la Juventus, visto che in quegli anni ce la giocavamo con loro, e guardavo il tabellone durante la nostra partita, con i minuti che andavano avanti e senza riuscire a fare gol. Ad altre cose non ho mai pensato, neanche alla partita che veniva dopo tre giorni. Non ho mai pensato a quella successiva, ci pensavo dopo. Ma quando giocavo dopo le squadre che erano a pari punti con noi e guardavo il tabellone dello stadio”. Tra passare il turno in Champions contro il Barcellona e un piazzamento da Europa League in campionato Gattuso non ha dubbi: “Europa League tutta la vita, significherebbe vincere tante partite”. Koulibaly ancora non è al meglio: “Bisogna ascoltare cosa sente lui - spiega Gattuso - inutile metterlo in campo se poi il giocatore si ferma. Abbiamo preferito fermarlo per 7-10 giorni, poi valuteremo come si sente, le sue sensazioni”.


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