Il Parma vola nelle avversità

D'Aversa si è ritrovato senza tanti giocatori varie volte, ma è riuscito a tenere un rendimento alto. Sabato la sfida al Napoli, appaiato a 21 punti
Il Parma vola nelle avversità© LAPRESSE
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PARMA - Sabato prossimo al San Paolo il Parma affronterà il Napoli da pari a pari: le due formazioni sono infatti appaiate al settimo posto con 21 punti. La cosa è frutto ovviamene da un lato del periodaccio dei partenopei, dall'altro dell'eccelso rendimento dei crociati che comunque hanno immagazzinato sin qui gli stessi punti dello scorso anno, quand'erano una matricola terribile. La cosa che però ha del miracoloso è che questo profluvio di risultati il Parma l'ha conquistato in perenne emergenza per via dei tanti infortuni. I tifosi oggi si chiedono dove sarebbe la squadra di D'Aversa se non avesse dovuto fare a meno di Inglese per nove partite (sette le ha saltate e due volte è uscito al 12' del primo tempo), di Grassi (una sola volta titolare), Karamoh e via via Scozzarella, Cornelius, Laurini, Gervinho, Alves. L'allenatore si è ritrovato senza attaccanti varie volte, a Napoli avrà probabilmente i centrocampisti contati (oggi Kucka farà gli accertamenti al polpaccio destro dopo l'infortunio che l'ha costretto a fermarsi a metà gara a Genova) e ha sempre fatto di necessità virtù. Bisogna poi tener conto che con pochi uomini è difficile allenarsi bene, in settimana viene meno anche la carica agonistica alimentata dalla concorrenza per ogni ruolo. Insomma, la resilienza del gruppo crociato è stata totale. Più le avversità lo colpivano più ha tirato fuori risorse inattese, duttilità dei singoli, fantasia dello staff tecnico, orgoglio. Anche così bisogna leggere questa posizione ai confini della zona Europa League.



A Collecchio però è vietato persino sussurrare ambizioni diverse da una tranquilla salvezza. E' ancora bruciante l'esperienza della passata stagione quando, dopo venti giornate, i gialloblù avevano messo via 28 punti e nessuno pensava di farne 10 nelle successive 15 e rimanere in bilico sin quasi alla fine. Anche allora diversi infortuni misero il bastone fra le ruote e la società stava pagando un errore di valutazione in senso ottimistico, peraltro più che condivisibile all'epoca che l'aveva spinta a fare poco mercato in gennaio. Adesso gli infortuni sono arrivati subito così che il diesse Faggiano e la proprietà potranno con tutta calma pianificare budget e eventuali innesti per rinforzare la rosa. 


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