Roma, ora Herrera è un'occasione vera

Se non rinnova con il Porto, il messicano può muoversi già a gennaio. Sarebbe l’ideale rimpiazzo di Strootman: Monchi studia un'operazione low cost
Roberto Maida
3 min

ROMA - Adesso sì, la Roma può andare su Hector Herrera. Merito di... Strootman. Facile intuire il motivo: persa una mezzala di sostanza ed esperienza, Di Francesco avverte la necessità di un nuovo centrocampista che sappia interpretare con profitto le due fasi. In questo senso Herrera, capitano del Porto e della nazionale messicana, rappresenta una garanzia.

RETROSCENA - A Monchi era stato offerto all’inizio dell’estate da un intermediario che ne conosceva la situazione contrattuale: in scadenza nel 2019, non aveva trovato l’accordo per il rinnovo. C’era stata anche una chiacchierata tra gentiluomini con il Porto quando Monchi aveva comunicato di essere intenzionato a tesserare lo svincolato Marcano. Ma in quel momento Herrera, pure giudicato fortissimo a Trigoria, non era il tipo di centrocampista che serviva: Di Francesco aveva piuttosto bisogno di un mediano che organizzasse il gioco, profilo poi individuato in Steven Nzonzi.

AFFARE - Adesso però lo scenario è completamente diverso: la Roma gioca con il 4-3-3 e per il momento non sembra orientata a cambiare modulo, Cristante e Lorenzo Pellegrini non sono ancora utilizzati a tempo pieno tanto da far scattare l’allarme di Roberto Mancini, per non parlare di Pastore che non si è assestato nella posizione di interno di centrocampo. E allora, i soldi di Strootman possono essere dirottati sull’acquisto di un’altra mezzala. Herrera appunto. Guarda caso ha la stessa età (è nato nel 1990) ma costa infinitamente meno, perché ha il contratto in scadenza. Ha una clausola rescissoria di 40 milioni ma è logico che il Porto, se non riuscirà a convincerlo a rinnovare il contratto, non potrà chiedere una cifra così alta a gennaio: per 10-15 milioni si potrebbe invece prendere ed essere inserito in lista Uefa per la seconda parte della stagione.

CARATTERISTICHE - Herrera peraltro sarebbe adatto a giocare anche come spalla di Nzonzi (o De Rossi) in un ipotetico 4-2-3-1, qualora Di Francesco decidesse di sfruttare la vena di Pastore come trequartista puro. E allora attenzione agli sviluppi del mercato. Il giocatore naturalmente sta scegliendo la proposta migliore per il futuro, sapendo di poter monetizzare lo status di parametro zero.

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