Roma, arriva Friedkin: firma e stadio

Le due diligence sono alla fase finale, tra pochi giorni si fa sul serio
Roma, arriva Friedkin: firma e stadio© ANSA
Marco Evangelisti
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ROMA - Le vicende societarie della Roma sono come il vento e le maree: erodono ciò che trovano, compresa la pazienza. Tutto quello che succede ha tempi geologici. Ma non eterni. Prima o poi Dan Friedkin diventerà proprietario del club e prima o poi i Cinque Stelle dovranno scegliere da che parte stare nella vicenda dello stadio, affrontando le loro paure. Nella questione del passaggio di consegne tra statunitensi sembra proprio che ormai ci sia ben poco di oscuro: tra marzo e la fine della stagione sportiva, più prima che poi, si apporrà la firma definitiva, così che il texano possa mettere la faccia sorridente sul mercato estivo, magari meno spartano di quanto si teme. Il primo passo ufficiale potrebbe avvenire già tra qualche giorno, con la firma del memorandum d’intesa. Milano Finanza annuncia che la due diligence finale, cioè l’esame approfondito dello stato patrimoniale e generale della Roma da parte degli esperti di Friedkin, si è conclusa. E’ però prematuro dedurne che l’affare sia fatto: i passaggi successivi sono la comunicazione alla Consob, il via libera dell’Antitrust, l’approvazione da parte del consiglio d’amministrazione del gruppo Friedkin, i contratti definitivi, l’offerta pubblica di acquisto obbligatoria, quindi il vero trasferimento delle dodici sigle che contengono in pancia controllo e attività della Roma. Per completare l’iter servono settimane o mesi ed ecco spiegata la forbice tra marzo e maggio che James Pallotta e Friedkin si stanno prendendo prima di brindare soddisfatti uno all’acquisto, l’altro alla liberazione da un pensiero. [...]


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