I tifosi della Roma e l'attesa vissuta
Le voci sul futuro allenatore della Roma si sono rincorse per l’intera mattinata, i tifosi con lo sguardo incollato al telefonino cercavano informazioni sulle prossime mosse della società. Anche i tanti poliziotti, non certo estranei alle vicende sportive della Capitale, facevano il loro punto della situazione sulle questioni giallorosse. Finché poi non è arrivato l’annuncio su De Rossi. «Bentornato Daniele!», il messaggio dei tifosi al passaggio dell’ex centrocampista con la sua Lamborghini rossa. Tanti applausi, e la solita richiesta che arriva quando le cose in campo non vanno bene: «Falli correre mister!». Un suggerimento quantomai scontato ma quantomai appropriato in questi casi. Qualche tifoso ha provato a sbirciare tra gli spazi vuoti del cancello principale, altri hanno provato ad arrampicarsi sul muro che blinda il centro sportivo: niente da fare, per rivedere De Rossi bisognerà aspettare il suo ritorno a casa, probabilmente stasera.
Il confronto con Paredes
E i giocatori? A uno a uno hanno sfilato per quella via che nel corso della giornata aveva già raccontato tanto. Qualche imbarazzo per loro quando hanno dovuto superare il viale costeggiato dai tifosi tra epiteti non ripetibili e qualche incitamento, sia all’entrata che all’uscita dal Fulvio Bernardini. «Abbassa il finestrino Leandro», la richiesta di un paio di romanisti a Paredes mentre passava con la sua auto (con dentro anche Dybala): «Ora dovete tirare fuori gli attributi, dovete svegliarvi. Adesso Mourinho non è più una scusa!». Della serie: gli alibi sono finiti. E l’argentino ha accettato il commento: «Lo sappiamo, lo sappiamo». I cori di contestazione per i giocatori, alcuni di loro dalla macchina facevano un cenno per scusarsi, altri percorrevano la via quasi a testa bassa per evitare l’incrocio di sguardi con i tifosi, altri hanno preferito prendere altre strade. Già da sabato invece tifosi e squadra torneranno insieme all’Olimpico, tra qualche malumore che soltanto De Rossi e una buona prestazione potranno nel tempo far dimenticare.