Roma, Pellegrini: "Devo ammettere una cosa su Mancini. E Venditti..."

Il centrocampista giallorosso ha parlato anche di Alisson, Florenzi e della fascia di capitano
Roma, Pellegrini: "Devo ammettere una cosa su Mancini. E Venditti..."© AS Roma via Getty Images
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Lorenzo Pellegrini ha rilasciato diverse dichiarazioni sui canali ufficiali della Roma in occasione di una collaborazione con Betsson.sport. Il centrocampista giallorosso ha toccato diversi argomenti: dalle responsabilità che porta indossare la fascia di capitano fino ad Antonello Venditti.

Le dichiarazioni di Pellegrini

Queste, infatti, le dichiarazioni di Pellegrini: "Essere un giocatore della Roma è una grande responsabilità. Sento mia questa maglia dato che sono nato e cresciuto in questa città. Senti tuo anche lo stadio, le persone che lottano insieme a te. Chiunque deve capire il significato di poter giocare nella Roma".

"La fascia deve essere portata tutti i giorni"

Sulla fascia da capitano: "Totti e De Rossi sono due nomi che hanno fatto la storia della Roma. La fascia deve essere portata tutti i giorni. Giocare nella Roma è un grande onore per chiunque, figuriamoci per un ragazzino cresciuto a Cinecittà. Gol o assist? Inizialmente ero più per l'assist, ti permette di vivere di più l'azione grazie alla tua giocata e alla realizzazione del compagno. Ho scelto il numero sette perché mi ha sempre portato fortuna sin da bambino".

"Ecco perché il numero sette"

Il centrocampista ha poi spiegato la scelta del numero di maglia: Il numero sette è sempre stato il mio il mio numero fortunato, diciamo così, è un numero che mi piace da morire, a cui sono molto legato e che mi porto da bambino non per un idolo o qualcosa di simile ma più che altro proprio per il piacere di vedere questo numero. Quando sono venuto qui a Roma c'erano disponibili anche altri numeri come l'11 e il 12 che anche mi piacevano, però poi alla fine scelsi il 7 perché era libero, era il mio numero fortunato, il numero che ha indossato Bruno Conti, e che mi accompagnato per tutto questo viaggio, quindi non ho avuto dubbi”.

Alisson, Mancini, Florenzi e Venditti

In conclusione: "Il portiere più difficile a cui sengnare? Alisson. Il compagno più casinista? In questo momento direi sicuramente Mancini che è come un fratello per me, ma devo ammettere che fa un bel po' di casino, mentre invece di sempre devo dire assolutamente Florenzi, perché aveva questa energia che, a dir la verità, un pochino troppa certe volte però era difficile stargli dietro Sono molto legato ad Antonello Venditti, quando ero a Modena soffrivo un po' di nostalgia. Così ascoltavo le sue canzoni, con lui ci sono cresciuto dato che le ascoltava mio papà. Quando ascolto lui mi sento sempre a casa”.


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