Udinese, Gotti: "Watford nel mio futuro? No, parleremo per proseguire insieme"

Il tecnico bianconero: "Cessioni? Non ho paura: ho alle spalle un club che sa fare calcio. Voto? Non mi do nessun voto. La squadra non può prendere meno di 7"
Udinese, Gotti: "Watford nel mio futuro? No, parleremo per proseguire insieme"© Getty Images
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REGGIO EMILIA - Battendo 1-0 il Sassuolo in trasferta, l'Udinese conclude il campionato di Serie A con una vittoria. Ecco le parole di Luca Gotti in conferenza stampa: "Mi dà particolare soddisfazione questa vittoria che è stata cercata per avere una classifica più coerente con quello che la squadra ha espresso durante la stagione. Quindi dà soddisfazione che si cerchi anche in questa 38esima giornata di portare a casa la vittoria, in un campo e contro una squadra che ha messo in difficoltà tutti. Non solo solidità e ripartenza: non è stato questo il nostro modo di gioco durante il campionato. Noi abbiamo avuto la capacità di fare un nostro tipo di gestione della palla, che non va alla ricerca del possesso fine a se stesso. Ho cercato gradualmente di mettere le mie idee, non portare un monolite precotto e metterlo nello spogliatoio, ho cercato di individuare le prime cose da mettere a posto, da sistemare, a dare degli equilibri un po' diversi".

Si vocifera che l'allenatore bianconero sia seguito in Premier League e possa lasciare il Friuli: "Non abbiamo mai parlato del Watford, quindi non credo che ci sia tale ipotesi. Invece abbiamo parlato della possibilità di proseguire insieme con l'Udinese. Io sono onorato del fatto che il club pensi di proseguire insieme a me e a mia volta ho dato la piena disponibilità a questa cosa splendia. Da domani inizieremo a discutere il come pensare di andare avanti insieme". Sulla possibilità che i pezzi importanti vadano via: "Un po' la strategia aziendale, un po' la fisiologia di alcuni giocatori qui da anni porta a pensare questa cosa. Ma non ho paura: ho alle spalle un club che sa fare calcio, che è in A da tanti anni, non a caso. Il ruolo del vice e quello del tecnico? Sono diversi. Hai meno responsabilità da vice, ma lo studio delle partite non comporta meno lavoro in campo. Il primo allenatore ha la fortuna di poter gestire bene l'idea complessiva e lavorare su tutte le componenti che la rendono efficace, quest'idea. L'extra campo è meno piacevole. Voto? Non mi do nessun voto. L'Udinese ha preso una sufficienza piena, ma non si può andare sotto il 7".

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