Agoumé, l’Inter ha quasi l’accordo con il Sochaux

E’ un centrocampista, ha 17 anni, è il capitano della Francia baby: viene paragonato a Pogba e il club di Zhang è pronto a portarlo in Italia in cambio di cinque milioni
Agoumé, l’Inter ha quasi l’accordo con il Sochaux
Stefano Chioffi
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ROMA - La suggestione nasce da quella somiglianza con Paul Pogba, uno dei faraoni del calcio mondiale: un paragone ingombrante, un’etichetta impegnativa, un parallelo con il quale un giovane rischia di convivere a fatica, ma Lucien Agoumé si tiene distante da un binario che può distrarlo e illuderlo, facendogli pensare che le salite siano quasi terminate. Pogba si era fatto conoscere nel piccolo Le Havre, prima che nel 2009 Alex Ferguson suggerisse ai dirigenti del Manchester United di portarlo nel regno di Old Trafford, in cambio di un contratto da novantamila sterline all’anno, di un lavoro per i genitori di Paul e di una casa. Agoumé ha una struttura fisica che ricorda quella di Pogba: gioca nel Sochaux, in Ligue 2, è il capitano della nazionale francese Under 17 ed è nato in Camerun, a Yaoundé, il 9 febbraio del 2002.

LA TRATTATIVA - Ha diciassette anni, non guida ancora la macchina, arriva spesso al campo di allenamento con gli autobus. Dal Sochaux si prepara a traslocare: è stato prenotato dall’Inter, è un’idea di Dario Baccin, primo collaboratore del direttore sportivo Piero Ausilio. La trattativa è in fase di chiusura: cinque milioni sul tavolo, non c’è ancora l’accordo definitivo, ma l’Inter conta di trovarlo nello spazio di pochi giorni. Mediano, mezzala, trequartista: Agoumé è potente, agile, offre tante soluzioni ai suoi allenatori, è alto un metro e 85. Si è trasferito in Francia da bambino con la sua famiglia.

LA CARRIERA - Ha cominciato a giocare nel Clemenceau, è stato scoperto nel 2013 dal Besançon e un anno dopo è stato ingaggiato dal Sochaux, ceduto nel 2015 dalla Peugeot ai cinesi della Ledus Tech (produzione e vendita di prodotti di illuminazione). Anche il Barcellona si è informato su Agoumé, ma l’Inter ha già trovato l’intesa con il ragazzo. Destro naturale, quindici presenze (nove da titolare) in Ligue 2, è stato lanciato nel professionismo prima dal tecnico José Manuel Aira e poi da Omar Daf. Ha dimostrato di avere una spiccata personalità, oltre a un patrimonio di corsa, resistenza, tackle, visione di gioco: una somma di valori che gli ha permesso di imporsi nella nazionale francese Under 17 di Jean-Claude Giuntini.


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