Mac Allister, l’argentino che Julio Cruz ha consigliato al Bologna

Mediano o mezzala, 20 anni, è cresciuto nell’Argentinos Juniors e gioca nel Boca, ma il suo cartellino è già di proprietà del Brighton, che ha speso a gennaio otto milioni di sterline e vuole portarlo in Premier League nell’estate del 2020.
Mac Allister, l’argentino che Julio Cruz ha consigliato al Bologna
Stefano Chioffi
5 min

ROMA - Julio Ricardo Cruz continua a farsi chiamare “el jardinero”: un soprannome che gli amici d’infanzia gli avevano dato alla periferia di Santiago del Estero, prima che diventasse un centravanti da album delle figurine e vincesse quattro scudetti con l’Inter. Da bambino giocava spesso con un piccolo trattore di plastica, a pedali. E in seguito, nel centro sportivo del Banfield, quartiere di Buenos Aires, aspettando gli allenamenti delle squadre giovanili e del suo “entrenador” preferito (Oscar Lopez), si divertiva ad aiutare ogni tanto il giardiniere a tagliare il prato. Il calcio è ancora il suo amore, però le idee non gli sono mancate: non si nutre solo di pallone, non ha studiato per fare l’allenatore e il dirigente, si è avvicinato anche alla politica: si è candidato nella corsa alla poltrona di sindaco di Lomas de Zamora, provincia di Buenos Aires, collaborando con “Proposta Repubblicana”, il partito di Maurcio Macri, laurea in ingegneria, origini calabresi (San Giorgio Morgeto e Polistena), presidente moderato e centrista dell’Argentina ed ex numero uno del Boca Juniors. L’Italia, comunque, gli è rimasta nel cuore: il Bologna, l’Inter, la Lazio, dieci anni tondi. E ora che ne ha quasi quarantacinque (è sposato con Lorena e ha due figli, Juan Manuel e Delfina) può tracciare un bilancio positivo di quella sua avventura: 109 gol tra coppe e campionato. A consegnargli le chiavi della Serie A era stato il Bologna, che nel 2000 lo aveva strappato al Feyenoord: il presidente era Giuseppe Gazzoni Frascara, il tecnico era Francesco Guidolin.

IL CONSIGLIO - In Olanda, a Rotterdam, con l’aiuto di un mago della tattica come Leo Beenhakker, si era costruito una bella reputazione dopo le prime gratificazioni nel Banfield e nel River Plate. Aveva conquistato il titolo nel 1999 in tandem con il danese Jon Dahl Tomasson. E adesso? L’Italia è un pensiero costante: viaggi, messaggi, le partite davanti alla tv. Verso il Bologna non ha mai smesso di sentirsi in debito: d’altronde la sua favola, in Serie A, ha preso forma proprio al Dall’Ara. E qualche settimana fa, al club di Joey Saputo, ha consigliato un centrocampista: si chiama Alexis Mac Allister, ha vent’anni, è uno dei giovani più promettenti della Superliga, scattata alla fine di luglio e vinta nella scorsa stagione dal Racing di Avellaneda. Mediano oppure mezzala: pressing, tackle, geometrie, carattere. Mac Allister gioca in prestito al Boca Juniors, ma il suo cartellino è di proprietà del Brighton, al terzo campionato consecutivo in Premier League. Tra i compagni di squadra, a Buenos Aires, c'è anche suo fratello Kevin, classe 1997, terzino destro.

SCUOLA ITALIANA - Ha scelto come primo riferimento Daniele De Rossi, che Mac Allister ha accolto con soddisfazione a Buenos Aires: “Ha esperienza, qualità, carisma. E’ felice e motivato, garantirà un contributo prezioso”, ha detto nel giorno dell’arrivo dell’ex romanista davanti ai microfoni del canale televisivo Tnt Sports, mentre era seduto nella sua macchina e stava lasciando lo stadio della Bombonera. Mac Allister è il nome che Julio Cruz aveva suggerito al Bologna, prima che il Boca trovasse l’accordo con il Brighton. Maglia numero 8, si è presentato con un gol e un assist in Coppa Libertadores contro l’Atletico Paranaense: 1-0 in trasferta e 2-0 in casa, una doppia vittoria che ha regalato al Boca Juniors la qualificazione ai quarti di finale e la sfida con la Liga Deportiva Universitaria di Quito (andata in Ecuador il 22 agosto, ore 00.15 italiane).

L’INTRIGO - Un percorso particolare, quello che ha portato Mac Allister nella casa del Boca. Il Brighton ha acquistato il centrocampista a gennaio dall’Argentinos Juniors (dove era sbocciato nel 1976, con la maglia numero 16, il talento di Diego Armando Maradona) per otto milioni di sterline, ma ha deciso di lasciarlo qui fino all’inizio di luglio, quando lo ha girato per un anno al Boca Jrs, dove ha trovato come allenatore Gustavo Alfaro e dove giocano anche Carlos Tevez e l’ex laziale Mauro Zarate. E’ nato a La Pampa il 24 dicembre del 1998, è alto un metro e 74, è un destro naturale, i compagni lo chiamano Ale. E’ fidanzato con Camila Mayan. Settantadue presenze, dieci gol e sette assist con la maglia dell’Argentinos Juniors, dove ha dato la sua prima impronta alla carriera. Ha firmato un contratto fino al 2023 con il Brighton, ma il Boca Juniors lavora per strappare un diritto di riscatto.


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