Shapi Suleymanov e la doppietta che ha tolto 30 milioni al Porto

E’ un’ala sinistra, ha 19 anni, è russo e gioca nel Krasnodar, che ha eliminato a sorpresa la squadra di Sergio Conceiçao nel preliminare di Champions.
Shapi Suleymanov e la doppietta che ha tolto 30 milioni al Porto
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - È un conto da trenta milioni: ecco la somma dei ricavi bruciati in una notte per la mancata qualificazione in Champions League. Prestigio e benefit in fumo: dai bonus di partenza ai premi-partita, dal botteghino al market pool. Dopo nove anni - e i quarti di finale raggiunti nella passata stagione - il Porto non parteciperà alla fase a gironi di Champions, favolosa macchina da soldi che nel 2018-19 ha distribuito un totale di 2,04 miliardi di euro. Pesante il prezzo presentato nel preliminare dal Krasnodar, che ha rovesciato a Oporto (vincendo per 3-2) il verdetto dell’andata in Russia, quando la squadra di Sergio Conceiçao si era imposta 1-0 con un gol di Sergio Oliveira. Sembrava che il percorso fosse liscio come il velluto, ma alla fine il Porto è caduto in una trappola.

COME PSV E CELTIC - I giornali portoghesi - “A Bola”, “Record”, “O Jogo” - hanno dedicato ampio risalto in prima pagina al flop dei Dragões. Il caso è aperto, anche se Sergio Conceiçao, alla sua terza stagione sulla panchina del Porto, non rischia il posto: nel 2018 ha conquistato il titolo in Primeira Liga e la Coppa del Portogallo, ha un contratto fino al 2021, viaggia alla media di 2,29 punti a partita con i Dragões ed è stimato dal presidente Pinto da Costa (eletto nel 1982, 60 trofei vinti) e dai tifosi. Estate crudele anche per altri due club di estrazione nobile come il Psv Eindhoven (fermato nella corsa alla Champions dal Basile) e il Celtic (mandato a casa dal Cluj). E’ stato il Krasnodar (dove gioca il centravanti Markus Berg, uno degli svedesi che negò all’Italia di Gian Piero Ventura l’ingresso al Mondiale) a rovinare il mese di agosto al Porto, retrocesso ai gironi di Europa League, trofeo che Pinto da Costa ha festeggiato nel 2003 (con José Mourinho in panchina) e nel 2011 (con il tecnico André Villas-Boas). 

LA DISTANZA - C’è una differenza di seicento milioni di euro tra il valore dei giocatori del Porto (755) e quello della rosa del Krasnodar (147), che sta vivendo la sua favola europea con l’allenatore Murad Musaev e con l’aiuto di un ragazzo di diciannove anni, in grado di catturare l’attenzione di tanti dirigenti stranieri: si chiama Shapi Suleymanov, è un’ala destra, è uno dei nuovi gioielli del calcio russo e ha dominato la scena contro il Porto, diventando il padrone della partita di ritorno. Ha stordito la squadra di Sergio Conceiçao con una doppietta in ventuno minuti: dopo il gol del centrocampista olandese Tonny Vilhena al 3’, ha firmato il 2-0 di destro al 13’ e ha messo il timbro sul 3-0 al 34’. Inutile nel secondo tempo la reazione del Porto con le reti del centravanti capoverdiano Zé Luis, classe 1991, ex Spartak Mosca, e del colombiano Luis Diaz (1997), ala sinistra scoperta nello Junior di Barranquilla.

LE CARATTERISTICHE - Suleymanov è mancino: velocità e brillantezza, buona difesa del pallone, dribbling, grande agilità, un metro e 71. E’ nato a Makhachkala il 16 dicembre del 1999, anche se a febbraio un giornale russo aveva indagato sulla sua data di nascita, sospettando che Suleymanov potesse aver truccato la sua carta d’identità, togliendosi quattro anni. Una vicenda archiviata nello spazio di poche settimane.

IL CLUB DI ETO’O - Suleymanov ha cominciato la sua carriera nell’Anzhi, precipitato in terza serie dopo il periodo d’oro vissuto con l’imprenditore russo Sulejman Kerimov e l’acquisto di Samuel Eto’o. E l’ha proseguita, dall’estate del 2015, nel settore giovanile del Krasnodar. Costa sei milioni, ha un contratto fino al 2022. Otto gol nello scorso campionato, vinto dallo Zenit e chiuso al terzo posto dal Krasnodar. Un gol al Sochi nelle prime cinque giornate della nuova Premier Liga, scattata alla metà di luglio. E’ titolare nella nazionale Under 21: è stato lanciato il ct Mikhail Galaktionov e si è presentato subito con un gol e un assist contro la Svezia.


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